Stan Wawrinka non delude, la Svizzera spegne l'urlo di Lille. Non basta la terra rossa, non basta alla Francia l'appoggio del pubblico amico, il primo punto della finale di Davis va alla nazionale rossocrociata, guidata, all'esordio, dal n.4 del mondo. Dopo le polemiche successive alla semifinale londinese, con gli screzi tra Roger il magnifico e l'amico Stan e i problemi alla schiena del re, ecco il primo responso del campo. La fatica di un Master giocato ad alto livello non intacca il tennis di Wawrinka. Emerge anzi una voglia di rivalsa nella convinzione del campione svizzero, la chiara intenzione di cancellare le occasioni sprecate di fronte a Federer. Non trema Wawrinka, per nulla spaventato da uno Tsonga timoroso. Il transalpino prova a caricarsi, si incita, chiamando a raccolta la folla, quasi a scuotersi di dosso la ruggine, ma poco serve. Clement cerca le giuste corde emotive per stuzzicare il talento di Tsonga, ma è un monologo elvetico. In quattro set vince Wawrinka e la Coppa si allontana da casa Francia.
Il primo set va in archivio in meno di mezz'ora. 26 minuti di assolo, perché Wawrinka disegna il campo con il rovescio, incide con il servizio e come già contro Federer mostra un dritto ficcante che rende la difesa lieve di Tsonga facilmente aggirabile. Dall'1-1, arrivano 5 giochi consecutivi Wawrinka. Lo svizzero prende la rete con continuità, perché Jo gioca corto e lontano dalla riga di fondo. Lo spartito non cambia nemmeno quando il francese prova ad affacciarsi in prossimità del net. 0/5 nel parziale d'apertura, nemmeno l'ombra di un vincente.
La reazione nel secondo. Tsonga regge l'urto, cancellando l'immediata palla break confezionata da Stan e approfitta di un calo dello svizzero, costretto a servire numerose seconde, per portarsi per la prima volta in vantaggio. Dopo la rottura del 4° gioco, "rischia" il doppio break nel sesto, ormai padrone del set. La prima funziona a meraviglia e con un pizzico di fiducia in più, Tsonga comincia a giocare il suo tennis, fatto di palline lavorate, di colpi potenti. Si ha, finalmente, una partita.
L'illusione dura poco. Dopo un set e mezzo di grande vena in battuta Tsonga cede di schianto, e con il servizio se ne va anche il match, perché, con più possibilità, Wawrinka diventa devastante. Il rovescio è paradisiaco, sia ad aprire il campo, sia a cancellare ogni attacco dell'avversario. Sul 3-2 del terzo, ecco il break che riporta avanti nel conto set la Svizzera. In apertura di quarto, un'altra rottura e per Tsonga è notte fonda. Tiene qualche turno di servizio Jo, cerca appigli per non lasciare il primo punto a Stan, ma sul 4-2 giunge il punto esclamativo di un gigantesco Wawrinka. Un altro break e il veloce 6-2.
Tocca a Federer, la Francia è già spalle al muro.
Wawrinka - Tsonga 61 36 63 62