Gioco, finzione, realtà, difficile dividere, nell'avvicinamento a un appuntamento delicato e atteso, l'iperbole dalla sostanza. Il ritiro di Federer al Master, l'infortunio alla schiena, seguito della battaglia fratricida con Stan Wawrinka, la polemica creata dal tifo, esagerato, di Mirka, tutto ha ingigantito l'avvicinamento alla finale di Davis, elevando ulteriormente il grado di pressione sulle spalle di una nazione, la Svizzera, indicata da tutti come logica favorita.

A risolvere l'enigma il sorridente volto di Federer, che prima ha salutato Londra presentandosi sul campo, come è richiesto al più forte giocatore del Mondo, poi in conferenza stampa ha chiuso con una battuta il possibile diverbio con il connazionale. L'appuntamento con la storia non prevede distrazioni e Federer, comunque non al meglio, non vuol gettare alle ortiche una delle ultime occasioni per aggiornare il libro dei record.

Nei primi giorni francesi, con Lille in trepidante attesa, il re si è limitato a massaggi e fisioterapia - si parla di un'iniezione di cortisone per superare i guai alla schiena, tallone d'Achille del Roger tennista - ieri il primo allenamento. Un Federer in campo per pochi minuti, attento a ogni movimento, quasi sui carboni ardenti, non certo libero.

In mattinata, la svolta. Federer azzarda un tennis più propositivo nel palleggio, sembra nutrire ben altre sensazioni e Luthi si lascia andare a un sospiro di sollievo. Roger dice sì, per entrambi i singolari - difficile venga rischiato anche in doppio - e la Svizzera torna padrona del proprio destino. Dall'altra parte della rete la Francia, squadra di indubbio talento, ma di scarsa consistenza. Monfils, Tsonga, Gasquet, il prototipo è il medesimo. Giocatori imprevedibili, ma sempre a un passo dal grande successo. Talvolta grandi, mai grandissimi.

Si parte domani, alle 14. Ad aprire il programma Tsonga - Wawrinka (ore 14), a seguire Federer - Monfils. Sabato, ore 15, il doppio, Benneteau/Gasquet - Chiudinelli/Lammer, domenica gli ultimi due singolari dalle 13, Federer - Tsonga, Monfils - Wawrinka.