Roger Federer portato in trionfo, accolto da un boato. Ginevra si gode la giornata di festa, mentre l'Italia lascia il campo, senza rammarico. Il punto conquistato in doppio aveva accesso una fiammella di speranza, prontamente cancellata con un soffio dal re. Federer non si scompone e torna protagonista, dopo il riposo. Di fronte un Fognini diverso rispetto a quello "ammirato" con Wawrinka. Nasce una partita aperta, ricca di scambi e occasioni. La differenza, come spesso in questi casi, la fa la capacità di non sbagliare quando conta. Federer scappa nel primo set, con Fabio contato in piedi. Sono addirittura cinque i game conquistati consecutivamente dallo svizzero, che vola 6-2 1-0. Fognini non crolla e replica prontamente, ma sul 4-3 non sfrutta la palla game e si concede ancora. Sotto due set a zero non resta che l'orgoglio, lo stesso orgoglio che in doppio aveva ribaltato il vantaggio di Wawrinka - Chiudinelli. Serve il miglior Federer per non lasciar per strada il servizio. Il match si chiude sul 4-4 del tie-break, quando Federer scatta e porta in finale la Svizzera.
Dopo la sconfitta del '92, per la nazionale elvetica, allora guidata da Rosset, una chance ghiotta, con Roger e Stanislas pronti ad arrichire la bacheca di un nuovo trofeo. Avversario non morbido per gli svizzeri. Sulla strada della Davis, la Francia di Gasquet, capace di tramortire la Repubblica Ceca detentrice del trofeo.
Per l'Italia un cioccolatino di chiusura, con Seppi vincente contro Lammer. Resta positivo il bilancio azzurro. Dopo anni di precariato, lontano dal gruppo principale, una vittoria bellissima contro la Gran Bretagna di Murray, prima della resa di fronte a Federer.
Queste le parole di Fognini "La partita l'avete vista tutti" ha detto il ligure, "ho dato di tutto e anche di più. Ma contro un giocatore così forte non è bastato. Può sembrare strano, visto il risultato, ma sono contento. Sono contento perchè ho giocato quasi alla pari contro chi ha fatto la storia di questo sport. Mi sono piaciuto anche nei primi due set, il punteggio di 6-2 6-3, secondo me, era bugiardo. E nel terzo credo di aver meritato più di lui. Si è visto un Fognini con tanti margini di miglioramento, posso crescere ancora molto. E mi fa piacere che me l'abbiano detto tutti, a partire dal capitano appena sono rientrato negli spogliatoi", ha aggiunto l'azzurro."Un calo di Federer nel terzo set? Sinceramente credo che sia stato merito mio. Era in difficoltà, in particolare nello scambio da fondo campo non mi è mai sembrato tranquillo. Siamo andati in lotta e nel finale è stato molto bravo lui. Davvero, non credo ci sia nulla a cui appigliarsi, in questo weekend sono andato in crescendo e adesso ho la fiducia necessaria per il finale di stagione".
Federer - Fognini 6-2 6-3 7-6
Uno dei punti più belli dell'incontro: