Amiche per la pelle fuori dal Court, rivali per una notte da sogno nella finalissima di domani sull'Artur Ashe. Questo il curioso destino che unisce Serena Williams e Caroline Wozniacki. La prima habituè delle finali Slam, la seconda che ci torna per la seconda volta in carriera, a cinque anni di distanza dalla prima, quando proprio a Flushing Meadows fu co-protagonista della favola di Kim Cljisters, tornata dalla maternità per prendersi il Trofeo delle campionesse.
Lo Us Open avrà quindi la finale più scontata da quando tutte le pretendenti al trono si sono pian piano eclissate: c'è la fenice Serena Williams, risorta dalle ceneri di un Wimbledon disastroso; c'è una ritrovata e rinnovata Caroline Wozniacki, che dalla macerie di una storia d'amore finita male proprio a un passo dal lieto fine ha saputo trovare rabbia e carburante per tornare a rendere sui campi da tennis. Ci voleva proprio la totale follia delle divintà della racchetta perchè si potessa materializzare l'impronosticabile finale fra Shuai Peng ed Ekaterina Makarova. La cinese lotta e tiene botta, cedendo al tie break il primo set e poi l'intera posta causa crampi che la costringono ad abbandonare il match in sedia a rotelle, quando il punteggio diceva 4-3 Wozniacki e possibile palla break per la Peng. Davvero coraggiosa Shuai - sin qui autrice di un torneo da applausi - che, malgrado si reggesse a fatica in piedi, ha provato comunque a tornare in campo e lottare prima di dover alzare definitvamente bandiera bianca.
Tutto molto facile invece per Serena Williams, che si sbarazza di Ekaterina Makarova con il punteggio di 6-1, 6-3. L'ottima russa, che prima di oggi non aveva ceduto nemmeno un set sulla strada che l'ha condotta alle pendici del Mortirolo - Williams, ha potuto poco o nulla contro lo strapotere della capolista del ranking. Che domani darà la caccia al titolo Slam numero diciotto, per due leggende del calibro di Chris Evert e Martina Navratilova. Dal canto suo la Wozniacki proverà ad artigliare il suo primo successo in una prova Major: un'impresa mai riuscitale quando era numero uno al Mondo, provocando ben più di un arricciamento di naso agli addetti ai lavori.
Ci proverà la Caroline 2.0 a compierla, chiedendo strada alla sua amica del cuore Serena. Avrebbe dovuto essere la sua testimone di nozze, potrebbe essere la testimone della sua prima vittoria Slam. Si, a volte il destino è davvero strano.