Sara Errani e Mirjana Lucic. Sono loro le donne copertina di questa prima tranche di match validi per il terzo turno degli Us Open 2014.
Una gigante la piccola Sara al cospetto di Venus Williams (6-0/0-6/7-5). Perchè se è vero che la Venere di Compton non è più quella dei bei tempi, lo è altrettanto che siamo sempre di fronte a una Campionessa assoluta. Sara la stordisce con un devastante 6-0 nel primo set, ma Venus trova dentro di sè la forza per restituire la stessa moneta alla romagnola e per tentare la fuga verso la vittoria nel terzo, decisivo set. Già, il terzo set: una botta di adrenalina dopo i primi due a senso unico da una parte e dall'altra. Qui è tutt'altra storia, tutt'altro pathos: per i primi game ognuna tiene il proprio servizio, quindi il balletto di break e contro-break che porta il punteggio sul 3-3. La partita diventa una furiosa battaglia, con Venus che riesce finalmente a tenere il suo servizio prima di ottenere l'ennesimo break che la proietta sul 5-3. Tutto finito? Nemmeno per sogno, perchè Sara reagisce, impatta e costringe l'americana al tie-break. Altro gettone, altro giro sulle montagne russe: stavolta è Sara che prova a scappare, prima sul 2-0, quindi sul 5-2. Ma dall'altra parte c'è una giocatrice che non intende mollare il colpo, e che infatti risale sul 5-5. L'ultimo atto del match è il capolavoro finale della nostra tennista, che tramuta nel momento in cui serve, il suo tallone d'achille - il servizio - in un'arma finalmente devastante. È la sua firma all'ottavo di finale, dove troverà l'altra protagonista di giornata, ovvero la croata Mirjana Lucic.
«È il giorno più bello della mia vita» dice in lacrime Mirjana al termine del match che l'ha vista vittoriosa su Simona Halep. Una vittoria perentoria la sua (7-5/6-2), griffata con un ace che lascia di sasso la numero 2 al Mondo, altra big che si va ad aggiungere alla lista delle deluse di questo Us Open 2014. La Lucic invece torna a calcare da protagonista i campi di una seconda settimana Slam dopo tempo immemore: l'ultima volta fu nel 1999, quando aveva quindici anni, un gran talento e tante cicatrici nell'animo. Perchè dietro ai sorrisi e ai flash del circuito -dove debuttò a 15 anni con lampi abbaglianti - c'era una tormentata storia familiare: la rottura con un padre dispotico che non lesinava sulle botte dopo ogni sconfitta della figlia, la fuga in America assieme alla mamma (anche lei spesso vittima delle poco amorevoli attenzioni del marito), il presunto colpo di coda di Marinko Lucic, lo zampino del quale sarebbe più che presente - a detta di molti - nella causa intentata dal'agenzia IMG contro Mirjana, accusata di abuso di farmaci che ne avrebbero minato il talento. Seguì battaglia legale, che ridusse sul lastrico la tennista croata, costringendola a un lungo stop. Quindi il ritorno sui court, mai conditi da vera gloria: fino a questi US Open 2014. Sara Errani è il prossimo verso i quarti di finali, la pagina bianca da riempire se Mirjana - che ha trovato serneità familaire sposando l'italiano Daniele Baroni - vorrà dare seguito a questa magnifica storia da libruo Cuore dello sport.
La giornata di ieri ha però raccontato altro: di una Maria Sahrapova che si sbarazza facile di Sabine Lisicki (6-2/6-4), di una convincente Caroline Wozniacki che batte in due set (6-3/6-2) una Andrea Petkovic frustrata da tanti, troppi errori, di una magnifica Belinda Bencic, capace di surclassare Angelique Kerber con il punteggio di 7-5/6-1. Vince anche Jelena Jankovic, in due set comodi contro Johanna Larsson (6-1/6-0): sarà proprio al serba a testare la giovane svizzera. L'ultimo ottavo di finale determinato ieri è quello che vedrà contrapposte Lucie Safarova e Shuai Peng: la prima ha battuto in tre set (6-3/6-7/6-4) la francese Alizè Cornet, mentre la cinese ha guadagnato il suo pass per la seconda settimana a capito della nostra Roberta Vinci, battuta in due set con il punteggio di 6-4/6-3.