Archiviata l'edizione 2014 dei Cahampionships, è tempo di dare un voto alle protagonista del tabellone al femminile. Fra sorsprese, conferme e delusioni.
Petra Kvitova 10 - Tre anni fa, appena ventunenne, sorprese tutti andandosi a prendere il Venus Rosewater Dish battendo niente meno che Maria Sharapova. Ceca e mancina come la sua più celebre e titolata connazionale Martina Navratilova, Petra sembrava in grado di poter aprire una nuova era del tennis femminile Invece è finita in tre anni di alti e bassi, in campo e fuori. Fino a sabato scorso, quando la leonessa del 2011 è tornata a ruggire sull'erba del Centre Court più famoso al mondo. REAPARECIDA
Eugenie Boucahrd 9 - Pressochè perfetta fino all'atto finale, dove la tensione le gioca un brutto scherzetto. Di fatto mai in partita sabato, ma questo non intacca lo splendido cammino fatto da Genie. Tre slam, tre semifinali (e una finale) e il futuro che è tutto dalla sua parte. STELLINA
Sara Errani & Roberta Vinci 9 - Il loro torneo individuale sarebbe da 5. Ma in coppia le Chichi's sono una macchina da guerra pressochè indistruttibile. Sabato sono diventate le prime italiane a vincere sull'erba dell'All England Club. E nel tempio del tennis, completano il Career Slam. LEGGENDARIE
Simona Halep 8 - Mentre ancora tutti si affannano a parlare del suo intervento di riduzione del seno - notizia vecchia di quattro anni! - la romena continua a parlare sul campo. Ancora in semifinale dopo Parigi, sciorina il suo repertorio di solidità e concretezza tennistica. In semifinale si trova a lottare contro una Boucahrd in stato di grazia assoluta e con una caviglia malandrina che sabota i suoi piani dopo pochi minuti di partita. TOSTISSIMA
Venus Williams 8 - Passano gli anni, aumentano gli acciacchi ma la classe di Venere rimane intatta. La sua corsa termina al terzo turno (contro Petra Kvitova, impeganta fino all'ultimo punto) ma vederla lottare con quella ferocia e quell'umiltà su ogni pallina, contro atlete più giovani e fisicamente più sane di lei, è da brividi veri. COMMOVENTE
Lucie Safarova 8 - Un voto da estendere in realtà all'intero movimento tennistico ceco. Kvitova a parte, la copertina è tutta per la ventisettenne che mette in scena la sua miglior recita della carriera spingendosi fino in semifinale, dove cede alla futura vincitrice. Una menzione anche per la giovane Tereza Smitkova e per l'originale Barbora Zhalavova - Strycova, acnh'esse approdate fra le migliori otto del torneo inglese MADE IN CZECH REPUBLIC
Maria Sharapova 7,5 - Nel decennale della sua vittoria prova a rinverdire i fasti di quell'impresa asfaltando senza troppa misericordia le sue prime tre avversarie. Agli ottavi si scontra con l'ostacolo Kerber, ma prima di capitolare attiva la modalità guerriera che la contraddistingue sempre quando il gioco si fa duro e costringe la tedesca a sudare ogni stilla di energia per batterla. Mezzo voto in meno e una camionata di rimpianti in più per la marea di errori che han spedito ai quarti Angelique Kerber. GUERRIERA
Agnieszka Radwanska 6 - Aga la maga che ammalia, quando incontra la Makarova si trasforma... in Amelia quando incoccia nell'aglio prediposto da Zio Paperone a difesa della sua adorata Numero 1. Seconda sconfitta di fila per lei contro la russa, che già l'aveva battuta agli Us Open, anche se in una partita ben più equlibrata. Come Maria Sharapova, anche la polacca parte a razzo, ma -a differenza della siberiana - alla prima difficoltà di un certo livello si squaglia come neve al sole. STREGATA
Victoria Azarenka 6 - Sconta, e pesantemente, il periodo di inattività forzata causa infortunio. Classe e cuore non le mancano, e finchè il fisico l'ha supportata le ha fatte valere. Al netto di una sconfitta al secondo turno, torna a casa con buone sensazioni in vista del proseguo della stagione. SULLA STRADA DEL RITORNO
Serena Williams 5,5 - A Parigi era stata presa a cazzottoni da Garbine Muguruza, facendo sorgere le prime domande sulle sua condizione fisica. Le prime esibizioni nel Tempio sembravano aver sapzzato via ogni dubbio ma... il black out con la Cornet prima e il malore accusato durante il match di doppio poi hanno fatto di nuovo tintinnare l'allarme. Le drammatiche immagini di lei che si regge a malapena in piedi e che nemmeno riesce a tenere in mano le palline prima del servizio sono la cruda fotografia del suo momento attuale. Che succede Serena? MISTERO
Camila Giorgi 5 - Strana tennista la biondina di origini argentine. Ogni volta sembra sempre sul punto di poter finalmente spiccare il volo, pena poi ricadere pesantemente la partita successiva. E questo Wimbledon non fa eccezione: ottima nell'esordio contro la Cadantu (con tanto di regale rimonta dall'1-4 nel secondo set), decisamente meno contro la Riske, contro cui spreca una grande occasione. GIANO BIFRONTE