Una partita meravigliosa, una lunga, emozionante battaglia fra due tenniste che hanno onorato il Centrale per oltre due ore. Angelique Kerber e Maria Sharapova non si sono certo risparmiate. Un match magari non eccelso per qualità del gioco, ricco di errori soprattutto da parte della russa. Ma sotto il piano dell'intensità e delle emozioni regalate, ben poche delle partite sin qui disputate possono reggere il confronto. Alla fine la spunta la tedesca (7-6/4-6/6-4) dopo quasi tre ore di gioco. Il torneo di Wimbledon perde un'altra delle sue protagoniste di maggior spicco, la favorita numero 1 dopo l'eliminazione di Serena Williams. Mentre Angelique Kerber ha poco meno di 24 ore per ricaricare le batterie in vista del match contro Eugenie Bouchard. Le due si erano già trovate a Parigi e Genie aveva vinto a mani basse.
Che partita! - Troppo fallosa Maria, troppo speculativa Angelique dall'altro. Questo il leit motiv dell'intero confronto ben tinteggiato dalle statistiche di fine match: Sharapova che commette ben 49 errori gratuiti, che compensano in negativo i 57 vincenti. Dal canto suo, la Kerber si limita a vivacchiare sull'errore altrui (27 soltanto i vincenti), limitando allo stesso tempo al minimo sindacale gli errori (11). Al netto delle fredde cifre, il match andato in scena come antipasto dei quarti di finale di Rafael Nadal e Petra Kvitova, ha regalato un'altalena di emozioni e un finale da psicodramma. Perchè è vero che la Sharapova oggi ne ha combinate una più di Bertoldo, ma la russa ha un cuore grande grande e l'umiltà giusta per correre dietro a ogni pallina. Dall'altra parte la Kerber schizza da una parte all'altra del campo come una pallina impazzita, con recuperi degni del miglior Nadal.
Per risolvere la prima contesa ci vuole il tie-break. Le prime avvisaglie che confermano quanto era ampiamente prevedibile: sarebbe stata una lunga e dura partita. Nel secondo parziale, la reazione della russa e il 6-4 che rinvia la resa dei conti al terzo set. Un set che diventa subito un Mortirolo per la Sharapova la quale, anzichè sfruttare l'onda lunga del precedente parziale e le titubanze dell'avversaria, finisce sotto 3-0. Ma, come detto, alla bella Maria non difetta certo il cuore, e se c'è da combattere non si tira indietro. Dal 4-2 si issa fino al 5-4, salvando anche un match point prima di brekkare la Kerber.
L'ultimo game è lo zampino del diavolo nella partita: Sharapova - al servizio per impattare - parte malissimo e in pochi secondi si trova sotto 0-40. Finita? Nemmeno per scherzo. La siberiana trova risorse insperate, annulla altri cinque match point a una Kerber che comincia a mostrare i primi segni di insofferenza. Perchè l'eventuale pareggio della vincitrice di Parigi sul 5-5 potrebbe avere per lei conseguenze disastrose. E quando questa eventualità sembra essere vicina a realizzarsi, ecco il momento decisivo: scambio durissimo fra le due, Masha fa la cosa più difficile - un paio di salvataggi miracolosi -poi spegne il più facile dei dritti in rete. E' la fine per lei: la Kerber ritrova coraggio, dapprima guadgna il settimo match point, quindi lo concrettizza, strappando il biglietto per gli ottavi di finale.
Halep e Lisicki avanti - Nelle altre partite di ottavi di finale giocate oggi, vittorie tanto per Simona Halep quanto per Sabine Lisicki. Entrambe han dovuto affrontare due giocatrici kazake: ma se Yaroslava Shvedova ha dato parecchio filo da torcere alla finalista dell'anno scorso (6-3/3-6/6-4), poco ha potuto fare Zarina Diyas per contrapporsi a Simona Halep. La romena si impone 6-3/6-0 e nei quarti troverà proprio Sabine Lisicki.
Ora che tutte le grandi favorite alla vittoria finale sono state eliminate, per tutte c'è la grossa occasione. Come l'anno scorso, Wimbledon al femminile si candida per essere un'altra pazza gara con una vincitricie a sorpresa.