Forse il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio, con entrambe le eroine a uscire dal Centre Court investite dagli applausi dell'entusiasta pubblico inglese. Ma se il tennis è considerato lo sport del diavolo, uno dei tanti motivi va ricercato nel fatto che il pareggio non è conteplato. La battaglia svoltasi oggi sul Centrale più famoso del mondo ha così premaito Petra Kvitova, che dopo due ore e mezza di scambi di carezze - si fa per dire - batte la cinque volte Campionessa di Wimbledon Venus Williams. La quale. dal canto suo, sfodera una prestazione commovente, che avrà di certo mandato in sollucchero Gianni Clerici, che della Venere è un grande estimatore.
Due ore e mezzo di grandissimo tennis, in cui da una parte e dall'altra sono piovute lavatrici in campo. Tanto che trovare un pertugio per piazzare il break decisivo diventava assai ardua impresa, riuscita a Venus nel primo set solo al dodicesimo game. Complice l'unico, vero passaggio a vuoto della Kvitova, un turno di servizio perso a zero proprio nel momento meno indicato per farlo. Nel secondo parziale la musica cambia poco: le due picchiano duro da fondo, con grande profusione di energia. Il servizio diventa per entrambe un'arma micidiale, tanto che la risoluzione della contesa al tie-break appare inevitabile. Questa volta, nel gioco decisivo del secondo round, è Venus ad accusare una pesante battuta a vuoto, come dimostrato dal 7-2 con cui Petra fa slittare il redde rationem alla terza partita.
Ormai il match pare aver preso l'inerzia positiva per la ceca: più giovane di quasi dieci anni, più fresca dopo due turni passati assai agevolmente di contro alle maratone a cui è stata costretta la statunitense. Che si aggrappa alla sua classe senza tempo e al suo orgoglio infinito: il terzo set si trasforma così in un'altra partita nella partita, in un'altra battaglia nella battaglia. Ci vogliono undici, combattutissimi games prima di arrivare al punto di rottura: chiamata a servire per allungare a oltranza il match, Venus non riesce nella missione e capitola. Si chiude così, sul 5-7/7-6(7-2)/7-5 una delle partite più belle e intense di questo Wimbledon al femminile. Esulta Petra, esce a testa altissima Venus, che ancora una volta si dimostra Campionessa di caratura Mondiale, e non solo per il glorioso passato che racconta di cinque trionfi nel Tempio. Ma anche e soprattutto per l'umiltà e la ferocia con cui, palla su palla, ha tenuto testa alla più giovane avversaria, qui vittoriosa nel 2011.
Aga e Caro facile - L'anno scorso Michelle Larcher De Brito salì alla ribalta delle cronache per aver stoppato al corsa di Maria Sharapova proprio sull'erba di Wimbledon. Quest'anno, però, niente miracolo: Agnieszka Radwanska anzi supera con fin troppa facilità lo scoglio terzo turno, e approda agli ottavi con il più facile degli straight set (6-2/6-0). Tutto molto facile anche per Caroline Wozniacki: la danese infatti non ha problemi ha battere in due set (6-3/6-0) la diciassettenne croata Ana Konjuh. Più combattuta invece la partita che ha visto protagonista Simona Halep, che ha dovuto sudare sette camicie e tre set per avere ragione dell'ucraina Lesia Tsurenko (6-3/4-6/6-4). A proposito di partite combattute: nella sfida fra sorprese, Tereza Smitkova piega l'ammazza -Azarenka Bojana Jovanovski con il punteggio di 4-6/7-6/10-8. Bene anche la giovane svizzera Belinda Bencic, campionessa junior l'anno scorso, che vince 6-4/7-5 sulla statunitense Duval.
Li, fine corsa - Fra le sorprese di giornata, spicca l'eliminazione della cinese Na Li. La numero due al mondo infatti deve alzare bandiera bianca al cospetto della ceca Barbora Zhalavova - Strycova, che vince con un periodico 7-6. Male male la cinese, che si scontra con la solidità della ceca, brava a mantenere i nervi saldi anche quando, credendo ormai di aver vinto, si trova a dover rigiocare il match point dopo che l'intervento del falco - chiamato da Na Li più per disperazione - sbugiarda il giudice di linea: la palla della cinese, da lui chiamata fuori, in realtà pizzica la linea. Tutto da rifare per la Strycova, in cui aiuto accorre proprio Na Li, che si auto-impacchetta l'eliminazione con un bel doppio fallo. Assieme alla cinese, terminano i loro Championships anche Caroline Garcia e Dominika Cibulkova. La francesina cozza contro Ekaterina Makarova (7-5/6-3), mentre la piccola slovacca perde lo scontro con la ceca Lucie Safarova, che si impone in due set con il punteggio di 6-4/6-2. Eliminata anche Lauren Davis: la statunitense, che l'altro ieri aveva eliminato Flavia Pennetta, parte forte contro la cinese Shuai Peng, che dopo un primo set da incubo, si sveglia e ribalta la partita (0-6/6-3/6-3).