Rafa Nadal scende in campo pochi minuti dopo Nole Djokovic. La stranezza è vedere il numero uno del mondo sul Suzanne Lenglen e non sul Philippe Chatrier. Poco importa ai fini dell'andamento del match. Il pubblico, comunque presente in massa, visto l'esordio dello spagnolo, assiste a una affermazione netta del mancino di Manacor, chiamato a scuotersi dopo le recenti batoste. Il successo di Madrid non ha cancellato i dubbi sul pluri-campione di Parigi. Mancano continuità e brillantezza al gioco di Nadal, che resta comunque, per storia e tradizione, in prima fila. L'avversario, lo statunitense Robby Ginepri, raccoglie solo tre giochi. L'unico sprazzo dell'esperto americano giunge a inizio secondo set. Il tennista classe '82 tiene i primi tre turni di servizio e conquista una palla break in risposta. Le risorse si spengono poco dopo e le gambe si fanno pesanti. 6-0 6-3 6-0.
Nadal si mostra nervoso in avvio e commette errori non consoni al talento dello spagnolo. Col passare dei minuti conquista via via fiducia e alla fine il tabellino mostra un Rafa capace di conquistare quasi il doppio dei punti dell'avversario. Ginepri commette oltre 40 gratuiti e non riesce a ottenere con prima e seconda di servizio nemmeno il 50% dei punti giocati. Interessante il dato a rete. Nadal scende nei pressi del net undici volte, lasciando un sol 15.
Sorriso azzurro nel pomeriggio. In un Roland Garros finora amaro a risollevare la spedizione italiana pensa Fabio Fognini. Vittoria senza ombre per il nostro miglior tennista. In tre set, 6-4 6-4 6-1, la testa di serie n.14 regola il tedesco Beck. Punteggio che avrebbe potuto essere più ampio, perché Fabio spreca nel primo set ben quattro occasioni per chiudere il parziale sul 5-2. A testimonianza di una partita condotta da Fognini l'alto numero di vincenti ed errori (34 a 28). Sintomo di voglia di fare e spirito di iniziativa. Difficoltà invece con la seconda. Solo 16 punti su 35 per l'azzurro.
Buone notizie per Fognini, non per Roberta Vinci. Partita dai due volti. Roberta domina per un set e mezzo, prima dell'interruzione per pioggia. Al rientro in campo, cambia lo spartito del match. Dal 6-3 3-1 Vinci si arriva al 3-6 6-3 6-2 Parmentier, con l'azzurra bloccata da problemi all'adduttore che ne complicano anche il cammino in doppio.
Clamorosa infine la sconfitta di Stan Wawrinka. Lo svizzero cede in quattro set, 6-4 5-7 6-2 6-0, allo spagnolo Garcia-Lopez, mostrando preoccupanti crepe mentali soprattutto nel terzo e nel quarto set. Una resa incondizionata poco spiegabile, con l'elvetico spesso apparso demotivato, quasi svuotato. Continua così l'altalenante stagione del campione d'Australia. Dal primo Slam in carriera una serie di risultati difficilmente decifrabili. Picchi elevati e improvvise cadute, alla ricerca della continuità.