L'Australian Open è un dolce ricordo. La smorfia di dolore di Nadal, l'incredulità di Stanislas Wawrinka. La Svizzera della racchetta, cullata nel sogno di uno Slam alzato al cielo, guarda alla Coppa Davis, che nel week-end torna a metter di fronte i maestri del tennis. La sorpresa più bella è la presenza di Roger Federer, pronto a difendere la bandiera rosso-crociata, alla ricerca dell'ultimo tassello mancante per completare il palmarès dei record. Con il Re sogna una nazione. Edberg ha aiutato Federer a tornare tra i grandi. A Melbourne ha sconfitto Tsonga e Murray, prima di fermarsi di fronte alla nemesi Nadal. Con fiducia e convinzione, la scelta di esserci, a Novi Sad, contro la Serbia, priva di Djokovic, Tipsarevic e Troicki. L'assenza di Nole mette spalle al muro una Nazionale costretta ad affidarsi ai giovani Bozoljac e Lajovic.
Sulla terra rossa di Mar de la Plata, l'Italia affronta l'Argentina con la ghiotta occasione di eliminare un avversario ostico, ma privo della miglior arma da fuoco. Del Potro è volato in america per un consulto in grado di chiarire i reiterati problemi al polso. Esito positivo e niente operazione, ma l'impossibilità di partecipare alla Davis. Monaco e Berlocq difendono la bandiera sudamericana. Soprattutto Juan, su questa superficie, può essere avversario insidioso. Tocca al cigno Fognini, reduce dagli ottavi in Australia, trascinare la nostra squadra, magari ricordando la straordinaria cavalcata in rosso dello scorso anno. Seppi è l'altro singolarista azzurro.
Negli altri match la Repubblica Ceca di Berdych e Stepanek sfida l'Olanda, mentre la Spagna, priva di Nadal, fermo 10 giorni per i problemi alla schiena, è opposta alla Germania. Usa - Gran Bretagna (passando il turno l'Italia troverebbe una delle due), Giappone - Canada, Francia - Australia, e Kazakistan - Belgio completano il programma.