Una giornata fra luci e ombre per il tennis azzurro quella che ha aperto la 102esima edizione dell'Australian Open. Sorridono Fabio Fognini e Flavia Pennetta che accedono al secondo turno, fuori a testa bassa Sara Errani e Roberta Vinci, a cui non resta che il torneo di doppio.
Sara Errani conferma che l'Australia non è il suo "habitat", il quarto di finale raggiunto a Melbourne nel 2012 sembra lontanissimo, negli ultimi due anni sono arrivate due sconfitte al primo turno abbastanza nette. Nel 2013 fu Carla Suarez Navarro a fare il colpaccio, una vittoria che le fu di buon auspicio per il resto della stagione, giocata come mai le era successo in carriera. Chissà se sarà lo stesso per Julia Goerges, 25enne tedesca conosciuta anche per l'apprezzabile lato estetico. Nel 2012 arrivò al numero 15 WTA, sembrava lanciata verso una bella carriera e invece nel 2013 ha raccolto una delusione dopo l'altra, vincendo col contagocce e sprofondando in classifica. Dopo l'infortunio al polso dello scorso maggio ha deciso di ricominciare, ha iniziato a curar meglio il proprio fisico e si è presentata all'Australian Open 2014 in modo diverso. Ha spazzato via la Errani giocando un grande match, senza sbavature e mostrando un dritto strepitoso con cui ha messo a segno vincenti su vincenti. Il 6-3 6-2 finale è un punteggio eloquente, pesante per Sarita, ma giusto per quanto visto in campo. Sembra anche banale dire che ripetere quanto fatto nel 2013 sarà molto difficile per la bolognese, ma in sostanza è ciò che si diceva anche all'inizio della scorsa annata culminata con la seconda qualificazione alle WTA Championships.
Non è andata meglio all'altra "Cichi" del tennis italico: Roberta Vinci è stata battuta dalla cinese Jie Zheng col punteggio di 6-4 6-3. Che fosse una partita complicata lo dicevano le statistiche (la Vinci non ha mai battuto la cinese) e soprattutto il momento di forma dell'italiana, apparsa in difficoltà in queste prime settimane. Roberta ha avuto qualche chance nel primo set, la Zheng però ha giocato sempre meglio col passare dei minuti e ha finito per prendere il sopravvengo in ogni zona di campo. Inutili anche i tentativi di variazione di Roberta contro un'avversaria molto ben centrata e comunque a suo agio su questi campi dove è riuscita a raggiungere una sorprendente semifinale nel 2010. Anche per la Vinci il torneo di singolare finisce subito, adesso il pensiero va al doppio dove le "Cichi's" esordiranno contro la coppia formata dalla tedesca Mona Barthel e dalla statunitense Megan Moulton-Levy, sperando che almeno in questa specialità ci siano possibilità di riscatto.
Li aspettavamo con curiosità e un filo di preoccupazione: Fabio Fognini e Flavia Pennetta si presentavano a questi Australian Open con qualche dubbio e una condizione tutta da scoprire, complice un inizio di 2014 segnato da fastidiosi problemi fisici. La prima giornata a Melbourne Park ce li riconsegna vincenti, convincenti e fisicamente ristabiliti. Sotto un sole cocente, che a quanto pare la farà da padrone per tutta la prima settimana, Fabio Fognini ha esordito sul campo 7 contro il russo Alex Bogomolov, numero 89 del mondo, e gli è bastato vincere i primi due parziali per assicurarsi il passaggio al secondo turno. Bogomolov si è ritirato sul 6-3 6-2 in favore dell’italiano a causa di un problema alla spalla che lo ha fortemente limitato al servizio, ne sono un chiaro indizio gli 11 doppi falli oltre ai 46 errori non forzati (a fronte di 11 vincenti). Per Fognini un esordio comodo, ideale per riprendere ritmo e fiducia dopo il brutto torneo di Chennai con la sconfitta al primo turno contro il numero 195 del mondo Yuki Bhambri. Al secondo turno il ligure affronterà il finlandese Jarkko Nieminen che ha rimontato uno svantaggio di due set a uno contro l’israeliano Dudi Sela. Match che può risultare insidioso, ma decisamente alla portata.
Parte col turbo Flavia Pennetta che cancella tutte le ansie dovute ai problemi al polso e sbriga la pratica Alexandra Cadantu in modo rapido e autoritario. La rumena, numero 59 WTA e più a suo agio sulla terra, è riuscita soltanto ad evitare il “cappotto” annullando anche due match point sul 6-0 5-0 40-15; i due giochi consecutivi vinti sono serviti solo a renderle meno amaro questo Australian Open. Un bel successo per Flavia che dopo il ritiro dalla Hopman Cup si era detta preoccupata e speranzosa di poter essere quantomeno competitiva a Melbourne. Le premesse sono buone, nonostante il modesto valore dell’avversaria: ottima profondità dei colpi, 28 vincenti contro 21 gratuiti, percentuali di rendimento molto alte con la prima di servizio. Il secondo turno sarà un test più probante per la brindisina che se la vedrà con la portoricana Monica Puig, numero 58 del ranking e uscita vincitrice dal confronto con la georgiana Tatishvili.
F.Fognini b. A.Bogomolov 6-3 6-2 rit.
F.Pennetta b. A.Cadantu 6-0 6-2
J.Goerges b. S.Errani 6-3 6-2
J.Zheng b. R.Vinci 6-4 6-3