Partita combattuta (sebbene tutt'altro che spettacolare), come prevedibile. Vittoria per Djokovic, come altrettanto prevedibile e pronosticabile, perchè fra il momento magico che sta vivendo Nole, e la pessima statistica nei testa a testa, scommettere su una vittoria di Juan Martin Del Potro stasera sarebbe stato un bell'azzardo. Finisce con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3 in favore del serbo, che con la vittoria di oggi si aggiudica matematicamente un posto in semifinale: troverà sulla sua strada uno fra Wawrinka e Berdych, difficilmente Nadal a cui basta un set strappato al ceco per avere la matematica sicurezza del primo posto nel round robin. Per Del Potro invece tutto rimandato allo scontro di sabato contro Roger Federer, con lo svizzero che dovrà molto di più di quanto gli è stato sufficiente oggi per avere la meglio sulla brutta copia di Richard Gasquet.

Davvero poco fortunati gli spettatori che avevano comprato il biglietto per questa giornata: match che sulla carta promettevano grande spettacolo, ma che in realtà si sono rivelati una grossa delusione. Certo lo spettacolo della serata è stato un pelino più decente di quello del pomeriggio - non che ci volesse molto, a essere sinceri - ma è stato comunque distante anni luce, ad esempio, dal bellissimo match fra Nadal e Wawrinka di ieri: scambi brevi, grandi cannonate al servizio e in risposta, e solo ogni tanto qualche colpo interessante che scuote il pubblico. Per il resto nulla da segnalare, fino al rovescio lungolinea di Djokovic, che al primo match point chiude la contesa in poco meno di due ore.