A Novak Djokovic daranno probabilmente le chiavi del complesso dove disputa il China open: 4 partecipazioni, quattro vittorie, che suona anche come venti partite, venti vittorie. Due anni fa vinse Berdych, ma solo perchè il serbo non era presente in tabellone. Contro Nadal finisce in straight set, 6-3, 6-4 il punteggio in poco meno di un'ora e mezza di gioco.
Orgoglio serbo - Dopo aver forzatamente ceduto il trono dell'ATP, Nole scende in campo deciso in tutto e per tutto pur di rovinare la festa al rivale spagnolo. Il cemento cinese, che ormai è casa sua, diventa quindi teatro di una prestazione tutto cuore e classe del serbo, che non lascia all'avversario nemmeno un'occasione per ottenere il break. Difficile con queste premesse portare a casa una partita, anche se ti chiami Rafael Nadal: anche perchè lo spagnolo ci mette del suo, forse penalizzato da quel leggero senso di appagamento per l'obiettivo raggiunto che ha magari portato a galla qualche sintomo di stanchezza dopo la lunga rincorsa. Fatto sta che il maiorchino raramente è stato in grado di creare grattacapi al serbo, anche se non sono mancati i punti splendidamente giocati e vinti da Rafa al termine di lunghi scambia a colpi di clava.
Nel pomeriggio italiano (ore 13.30), ci sarà la finale femminile, con la Jankovic che proverà a completare la festa serba. Ma prima deve scalare quell'autentica Himalaya tennistica chiamata Serena Williams.
Delpo big in Japan - Intanto a Tokyo andava di scena la finale del Rakuten Japan Open: a imporsi è stato l'argentino Juan Martin Del Potro, che ha regolato in due set il canadese Raonic. La partita è terminata in un'ora e quarantasei minuti spaccati al secondo, con il punteggio di 7-6, 7-5 in favore dell'argentino: "Ho giocato veramente bene negli ultimi due game, ritornando tutte le sue prime di servizio. E' stata una settimana fantastica per me, perché match dopo match ho giocato sempre meglio". Così ha dichiarato a termine partita l'argentino.