Soffre e vince, Serena. Soffre e perde, malamente, Venus Queste le due facce della stessa medaglia. Serenona, che aveva saltato Tokyo per riprendersi le energie lasciate sul campo agli Us Open, deve soffrire non poco per venire a capo di una Francesca Schiavone combattiva come non mai. Perchè, questa volta, la nostra Leonessa non aveva alcuna voglia di fare la carne da macello per le sassate della numero uno al mondo: a New York fu una mattanza, e gli sforzi di Francesca furono per forza degli eventi dirottati al solo scopo di strappare almeno un game alla furia del ciclone di Compton. A Pechino invece la Schiavone ha tenuto botta e ha avuto anche l'occasione di mandare la partita alla contesa decisiva del terzo set: è accaduto nel nono game del secondo set, con Serena in difficoltà in servizio e Francesca con un paio di palle che avrebbero significato break e set. Mancate quelle, la milanese si è spenta mentre la Williams ha ritrovato fiducia in sè stessa, scagliando dall'altra parte del campo delle autentiche cannonate seguite da C'mon così feroci da atterrire anche il pubblico in tribuna. Una furia a cui la nostra tennista, in una delle sue migliori esibizioni stagionali, non ha saputo tenere testa. Dai possibili set point per la Schiavone si è così passati all'impatto sul 5-5 e poi all'inesorabile fuga di Serenator verso il terzo turno.
"Complimenti, sei un'ispirazione per me" sussurra la Williams alla Schiavone al momento della stretta di mano. Prossima avversaria per Serena sarà la russa Maria Kirilenko, che oggi ha fermato la corsa della più piccola delle Radwanske, Urszula, regolata due volte al tie-break.
Troppo brutta per essere vera- La sorpresa negativa della giornata arriva però sempre da casa Williams. Suo malgrado protagonista è Venus, che cede in meno di un'ora alla tedesca Lisicki. Che la bella Sabine - che deve avere un conto aperto con le sorelle d'America, visto che aveva già steso Serena a Wimbledon - non sia una sprovveduta è cosa certa, e le va dato atto di aver disputato una grande partita. Precisa, essenziale, in una parola letale. Ma è altrettanto vero che dall'altra parte aveva la bruttissima copia di quella Campionessa che non più tardi di una settimana fa a Tokyo aveva incantato il mondo ed era tornata a far brillare la propria stella, avendo ragione di Vika Azarenka e uscendo vincitrice dalla maratona contro la Bouchard, prima di cedere solo alla roulette del tie break del terzo set alla Kvitova.
Una non-partita durata meno di un'ora, quella di oggi: disastrosa in ogni frangente della partita, Venus non sembrava nemmeno troppo propensa alla battaglia e si è lasciata lentamente andare fino al 6-1, 6-3 finale che ne han sancito l'eliminazione. Facile che abbia scontrato le scorie del torneo nipponico,senza contare che dal 2011 convive con la sindrome di Sjoegren, che provoca stati di debolezza e dolori articolari. Ma anche, più facilmente, è incappata nella classica giornata no, quella che anche le migliori incontrano sulla loro strada. E appartenendo lei alla razza delle Fuoriclasse, difficilmente la sentiremo accampare scuse per questa sconfitta...
Rivincita Stephens, Robertina c'è - Negli altri match disputati oggi, spicca la vittoria di Sloane Stephens contro la Bouchard: in questo modo la statunitense si prende la sua rivincita sulla canadese che l'aveva castigata a Tokyo. 6-1, 1-6, 6-4 il punteggio finale, con la statunitense che ora se la vedrà con l'ispirata Wozniacki. Facile la vittoria della danese oggi contro la Niculescu. Esce alla distanza e vince in rimonta Roberta Vinci: dopo aver concesso alla Zhang il primo set (6-3), ribalta la situazione vincendo 6-3, 6-1 gli altri due set. Sul suo cammino troverà Angelique Kerber, che ha avuto la meglio in straight set sulla Robson (6-1, 6-2). Petra Kvitova piega la Lepchenko e si guadagna la sfida con Sara Errani: la ceca vanta, contro la nostra tennista, un parziale di 5-0 nei precedenti sin qui disputati. Inoltre sembra essere in un periodo di buona, in questa stagione vissuta fra pericolosi alti e bassi. Vittorie da ultimo per Suarez Navarro (6-4, 6-2 sull'americana Lauren Davis) e per la padrona di casa Na Li, che liquida facile la Jovanovski (6-0, 6-1 in meno di un'ora).