Flavia c'è. Roberta e Francesca no. E' questo il responso, in chiave italiana, della seconda giornata dei Panpacific Open di Tennis in corso a Tokyo. La prima delle azzurre a giocare è Flavia Pennetta: la brindisina, splendida a New York, continua a cavalcare l'onda lunga dello slam newyorchese e si sbarazza facile della Hantuchova, battuta con un doppio 6-3 in poco meno di un'ora e mezza di gioco. Al secondo turno troverà ora ad attenderla la danese Wozniacki, che ha usufruito di un bye e si è messa comoda in poltrona ad attendere la sua sfidante. Precedenti non proprio incoraggianti per Flavia, che in sette precedenti incroci con la danese ha vinto una sola volta, due anni fa a Pechino. Partita che è anche l'ultima occasione i ncui le due si sono sfidate. 
Finisce invece al primo turno l'avventura di Francesca Schiavone e di Roberta Vinci: la milanese parte bene contro la Wozniak, portandosi a casa il primo set per 6-2, prima di subire la rimonta della canadese che vince gli altri due parziali con il punteggio di 6-4, 6-2. Inaspettata la sconfitta di Roberta Vinci, che contro la Safarova si issa fino al 3-1 arrivando a un passo dal 4-1. Da lì, però, per la tarantina le cose si sono complicate e la ceca risale fino a vincere il primo set per 7-5. Nel secondo set è ancora la Safarova a vincere, 6-4 e fine della corsa di Roberta Vinci, che rispetto all'avversaria ha potuto usufruire di un giorno in più di riposo, derivatole dall'essere testa di serie. Domani tocca a Sara Errani contro la Kuznetsova, una partita non facile per la romagnola, che contro la russa vanta uno score di cinque sconfitte a fronte di una sola vittoria, arrivata peraltro sulla terra rossa di Parigi nel suo magico Roland Garros 2012.

Petko's back - La copertina se la prende tutta Andrea Petkovic. La tedesca, che è stata anche numero nove al mondo prima di cominciare a dare del tu alla sfiga, è uscita vincitrice da un'autentica battaglia contro la russa Vesnina, conclusasi in tre set all'alba delle tre ore di gioco, con il punteggio di 4-6, 7-6, 6-4. Facile immaginare che Petkorazzi sia tornata finalmente a ballare la sua Petkodance, dopo tanto tempo passato a risalire la china al termine di un 2012 in cui la sfortuna si era accanita verso di lei con una costanza da fare invidia a Paperino: una frattura da stress alla schiena a inizio anno, una caviglia in frantumi al suo rientro nel torneo casalingo di Stoccarda che le fa saltare Parigi, Wimbledon e le Olimpiadi. E, per non farsi mancare nulla, il menisco che si rompe a gennaio di quest'anno in Hopman Cup: altro stop e altri cattivi pensieri che si accavallano nella mente della vulcanica tedesca dal cuore serbo. Fino ad accarezzare il ritiro: "Mi sono seduta su una panchina di fianco al mio coach e ho detto: ‘mi ritiro’.", disse una sconsolata Petkovic dopo essere uscita al secondo turno delle qualificazioni per il Roland Garros 2013. Per fortuna sua, e anche nostra, ha desistito e ora è arrivata finalmente questa meritata vittoria, in un torneo importante come quello di Tokyo: in palio c'era solo il passaggio al secondo turno, ma quando c'è da ritrovare fiduca in sè stessi, ogni vittoria è benzina che si mette nel serbatoio. Ora la vulcanica e poliedrica tedesca, amata da quasi tutte le sue colleghe che la trovano fra le ragazze più divertenti del circus, troverà sulla sua strada la romena Halep, oggi vincitrice della Pavlyuchenkova, che ha abbandonato la contesa nel corso del terzo set, mentre era sotto 3-0 (3-6, 7-6 i primi due set). 

Ivanovic passeggia, Kvitova ok - Poco più di una passeggiata di salute quella fatta da Ana Ivanovic contro la tedesca Beck, liquidata con un doppio 6-1 in cinquanta minuti netti. Se non è record, poco ci manca per la bella Ana, che plana dolcemente al secondo turno dove troverà la Svitolina. Tutto molto facile anche per la Kerber, che lascia giusto il game della consolazione alla spagnola Torro Flor, demolita inequivocabilmente per 6-0, 6-1 in 54 minuti. Questa, come quella di Petra Kvitova, era una partita valida per il secondo turno. La ceca supera l'esame Belinda Bencic in due set (7-5, 6-4) e in poco meno di un'ora e mezza, con in mezzo un paio di interruzioni per pioggia. 
Malgrado la sconfitta, gran bella prova della giovane Bencic, classe 1997. L'elvetica, vincitrice quest'anno di Bonfiglio, Roland Garros e Wimbledon juniores e di altri importanti tornei che l'hanno proiettata al numero uno della classifica Under 18, ha dimostrato di avere i colpi e soprattutto la personalità per tenere testa alla Kvitova, numero undici del mondo e di sette anni più vecchia di lei. Nel secondo set, dopo aver brekkato, ha avuto addirittura la possibilità di scappare sul 5-3, ma è stato proprio in questo momento decisivo che l'inesperienza ha giocato un brutto scherzo, perchè la Kvitova controbrekkava e poi metteva la freccia fino al traguardo finale. Una Kvitova che tramite la sua pagina Facebook ha poi dato la benedizione alla sua giovane avversaria: "E' stato strano giocare contro una che ha sette anni in meno di me, sono sicura che sarà un'ottima giocatrice fra le Pro" ha detto Petra.

Le altre partite - Succede di tutto fra Madison Keys e Carla Suarez Navarro: dopo un primo set equilibratissimo, giocato punto su punto, game su game, la spagnola si imponeva per 7-5. Nel secondo i giochi sembravano già chiusi per la Suarez Navarro, che vola sul 5-2 prima di spegnere del tutto la luce e subire il ritorno della Keys, che le impone un parziale di 5 game a zero e pareggia il conto set. Si va al terzo, facile immaginare che l'abbrivio sia tutto dalla parte della statunitense; ma la spagnola non molla, ha cuore e tiene botta fino al quinto game. E' qui, sul 2 pari, che la Keys dà la zampata decisiva e si porta sul definitivo 6-2. Per lei ci sarà ora la Kvitova. 
Non meno folle è la partita fra Rybarikova e la cinese di Taipei Su-Wei Hsieh: la russa si aggiudica il primo set per 6-2, poi è il momento della cinese che impatta il conto set dopo un combattutissimo 7-5. Sul più bello però, dopo aver fatto, la cinese disfa e si becca un netto 6-0. 
Nelle altre partite della giornata, la Peng batte la Ozaki in due set facili facili (6-2, 6-1) mentre a esaltare - si fa per dire, eh! - il pubblico nippo ci pensano la Morita che spegne la Robson (7-6, 6-3), la Doi che batte la Lepchenko (6-7, 6-0, 7-5) e l'Immortale Date-Krumm che stende la Rodionova, finita ko nel secondo set mentre era sotto 4-1 e dopo aver perso il primo set 6-2. 
Bene infine Eugenie Bouchard (6-0, 6-4 alla Puig) e Casey Dellacqua (7-5, 6-1 sulla Mladenovic).