Al primo ostacolo semi-serio, Djokovic non si smentisce: vittoria agevole sul russo Youzhny in 4 comodi set. Del resto si sapeva sin dal sorteggio del tabellone che il raggiungimento dellla semifinale era un "djoko" da ragazzi per il serbo. Vittorie semplici, quasi allenamenti con sparring-partner che non gli hanno fatto il solletico.

LA PARTITA - Osservando i primi due set sembrava che il russo Mikhail Youzhny fosse condannato allo stesso triste destino dei precedenti avversari del numero uno mondiale. Il russo cerca con il suo gioco fatto di variazioni di tessere una tela per intrappolare la "mosca" serba. Ma, Djokovic, ha una marcia in più, soprattutto a livello mentale e quindi scansa il pericolo imbrigliando il russo nelle sue stesse variazioni. 2 set a 0. Partita incanalata nel verso giusto per il serbo, oramai ad un passo dalla vittoria.
Tuttavia, però, la distrazione è dietro l'angolo e come spesso accade quest'anno a "Nole" -molto svogliato in alcune circostanze- il terzo set viene vinto dal russo. Youzhny ha il merito di approfittare del calo mentale del campione serbo e di inserirsi nello spiraglio agonistico lasciatogli dall'avversario. La partita si riapre, direte voi? Macché. La "mosca" si è fatta fregare dal ragno russo? Macché.

Il quarto set è il vulnus della rabbia agonistica e dei solidi fondamentali tecnici di Djokovic. Un set dominato sin dai primi secondi. 29 minuti in cui Youzhny non può nulla, neppure racimolare un misero game. E così, dopo 2 ore e 36 minuti, il serbo è l'ultimo atleta di questo Slam a raggiungere la semifinale.
Domani sera (in Italia) lo scontro con Wawrinka per un posto in finale. Vietato rilassarsi. Vietati cali mentali, lo svizzero è "on-fire" ha sconfitto Berdych e Murray e ha già fatto tremare lo scorso gennaio Djokovic, portandolo al quinto e decisivo set ai quarti degli Australian Open. Djokovic avvisato...