Il Louis Armstrong, e non l'Arthur Ashe, ad ospitare l'ottavo di finale tra Federer e Robredo, complice un meteo bizzarro. Il pubblico palpitante aspetta il re, apparso in ripresa nei tre turni precedenti. Ma di colpo Roger ritorna nel baratro dell'incertezza, schiacciato dai dubbi, che assalgono un campione sul viale del tramonto, che porta in se la voglia di allungare una meravigliosa leggenda. Perde, male, Federer contro Tommy Robredo, battuto, sempre nei dieci confronti precedenti, ultimo quello in Australia nel 2011. Sconfitta per certi versi inspiegabile quella dell'elvetico. Gioca a intermittenza, a tratti divinamente, sfogliando l'enciclopedia della racchetta, poi, vittima della tensione, spegne la luce, proprio quando occorre concretizzare. Una miriade di occasioni fallite, palle break in serie sprecate malamente. Difficile trovare una chiara motivazione per una metamorfosi così repentina. Tre set, sinistramente uguali. Decisi da un momento di smarrimento del campione indeciso. 7-6 6-3 6-4, la prima di Tommy Robredo contro Roger Federer.

 

L'inizio di Federer è balbettante. Fatica a trovare le misure lo svizzero e cede subito il servizio. La reazione è d'orgoglio e immediato il contro-break. Da lì si prosegue in un altalenante batti e ribatti, con Roger che recupera ancora, sotto 4-5 e servizio Robredo, fino al tie break. Lì si spegne la lampadina. L'ex n.1 si accanisce in reiterati attacchi senza convinzione, esponendosi ai passanti chirurgici dello spagnolo. 7 punti a 3 e 7-6 per Tommy.

 

Il secondo parziale è l'essenza del match. Domina Federer, inanella vincenti e chance di allungo, ma puntualmente, al dunque, la pallina si fa pesante, la mente offuscata. Arriva così, inaspettato, il break di Robredo, che, a zero, toglie il servizio allo svizzero e vola 5-3. Sulla battuta dello spagnolo ancora due fondamentali possibilità per il campione di Basilea, sprecate, nella testarda ricerca di colpire in contropiede Robredo, tennista di buon livello, estremamente intelligente dal punto di vista tattico. Si chiude quindi 6-3, con la preoccupazione dipinta sul volto di Annacone.

 

Il saluto del cinque volte campione all'Us Open, avviene in un terzo set, che pare riedizione del precedente. Prima parte giocata sul filo, tra i colpi di Roger e la resistenza di Robredo. Poi la svolta. Il game non giocato dallo svizzero e il break a zero dello spagnolo. Perfetta similitudine con l'ottavo gioco del precedente parziale. Sul 4-3 non trema il polso di Robredo, che per la prima volta in carriera sconfigge Roger Federer.  

 

Si qualifica invece per i quarti di finale Rafa Nadal, che concede il primo set a Kohlschreiber prima di chiudere 6-7, 6-4, 6-3, 6-1.

 

Altri Risultati

Ferrer - Tipsarevic 7-6, 3-6, 7-5, 7-6

Gasquet - Raonic 6-7, 7-6, 2-6, 7-6, 7-5