Un cuore grande così e una maglietta zuppa di sudore: non si può di certo accusare di scarsa generosità il portoghese Sousa, nella partita che lo ha visto uscire sconfitto al cospetto del Numero 1 al mondo, il serbo Novak Djokovic. Troppo grande il divario a livello tecnico che separa i due: alla fine Nole la spunta in tre set con il punteggio di 6-0, 6-2, 6-2. 

Divario incolmabile - Da una parte Nole, che vuole rispondere al rivale Murray che centrare la qualificazione agli ottavi con la minor fatca possibile. Dall'altra Joao Sousa, portoghese, dead man walking ma con l'idea di vendere cara la pelle e non passare per l'agnello tenero e indifeso al cospetto del lupo famelico. Questi gli intenti di inizio partita dei due contendenti e, come logica e pronostico volevano, l'ha spuntata proprio il serbo. Joao però può essere soddisfatto della sua partita, e uscire con la coscienza pulita di chi in campo ha dato l'anima e molto di più. 
Il primo set è un monologo di marca serba: mentre Sousa gioca al massimo delle sue possibilità, Djokovic si limita a rispondere all'avversario, salvo poi incenerirlo nel momento in cui decideva di pigiare sull'acceleratore e chiudere lo scambio portandosi a casa il punto. Il 6-0 in meno di mezz'ora con cui Nole chiude la pratica primo set lascia presagire un massacro. Nel secondo set la musica sembra infatti non essere cambiata, con Djokovic che serve e mantiere il turno, infilando il settimo game della partita. Ma il portoghese non ci sta a subire un altro cappotto e con orgoglio strappa finalmente il tanto agognato game: lo fa al termine di scambi durissimi (il più lungo della serie si protrae per 21 colpi prima che il portoghese vinca il 15), e dopo aver sprecato alcune occasioni per smuovere il suo tabellino. Lotta, suda, corre, e si guadagna pure l'applauso convinto dell'Artur Ash. Simpathy fo the Underdog, parafrasando il Roling Stones.
Poi però è ancora Djokovic, che chiude il set sul 6-2 e si invola veloce sino al 5-0 nel terzo, prima di fermarsi a rifiatare permettendo al portoghese di tenere il suo turno di servizio prima e prendersi il lusso di brekkare il numero uno al mondo poi. Nel settimo game è invece il serbo a brekkare Sousa per il decisivo game, set and match. Per prenotare gli ottavi di finale, dove troverà il vincente fra Granollers e Smyczek, che nel momento in cui scriviamo sono fermi sul 5-5 del quinto set. Una batttaglia incredibile fra i due tennisti, per il vincitore l'onore di sfidare il numero 1 al mondo.

Haas out - Nell'altra partita giocata nella serata newyorkese, la notte in Italia, brutta sconfitta per il tedesco Tommy Haas contro il russo Youzhny, che la spunta in quattro set con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3. Il russo affornterà agli ottavi di finale l'australiano Lleyton Hewitt, in un match che si preannuncia molto interessante.