1-1 i precedenti per questo derby che non ha mai lasciato il pubblico a bocca asciutta. Prima a Brisbane dove Serena si è imposta per 63 64, poi la risposta di Sloane durante i quarti di finale dell'Australian Open in 3 set. Qui agli US Open dinque va in scena una sorta di "bella" fra le due e alla fine a spuntarla è la più esperta e forte Serena Williams, che chiude la pratica in due set con il punteggio di 6-4, 6-1.

Dopo qualche screzio tra le due, con la giovane 20enne a sostenere che Serena non le portasse rispetto, grazie anche ad un appuntamento di Fed Cup congiunto, sembra che le due siano ora "ufficialmente" in pace e Serena anzi, ha avuto più volte parole di incoraggiamento per la promessa americana.
La tattica di Serena ha doppiamente pagato a quanto pare, fuori e dentro il campo, perché dopo un primo set di puro corpo a corpo dove abbiamo assistito a vincenti millimetrici della Stephens e Serena relegata in difesa ad 1m e mezzo fuori dalla linea di fondo e dal quale proprio la più matura delle due americane sembrava dovesse uscirne contusa, la sua esperienza e l’istinto di campionessa hanno prevalso permettere di attendere con pazienza che l’avversaria scoprisse il fianco per schivare il colpo e affondare al momento giusto. La 20enne di Plantation riparte a testa bassa nella ripresa di secondo set ma dopo aver tenuto alto il livello per i primi 3 games si fa strappare il proprio turno di battuta. Serena non se lo fa ripetere due volte e a sangue freddo e sicuramente più libera dalla pressione scala la marcia e completa l’opera senza darle la minima possibilità di rimettersi in carreggiata.
Derby senz’altro spettacolare sull’Artur Ashe che una volta in più ha saputo mettere in luce potenzialità – un controllo e una compostezza di braccio al di fuori dal comune che le permettono un movimento molto ristretto e veloce in grado di superare in potenza anche la prima di servizio di Serena – e difetti – ancora troppo scostante, se fosse riuscita ad evitare anche solo 1/5 degli errori gratuiti probabilmente sarebbe riuscita ad aggiudicarsi il primo parziale – della promessa statunitense; dall’altra parte della rete la Serena Williams che non ti aspetti, sbattuta da una parte all’altra del campo in recupero ad alzare la traiettoria dei colpi che riceveva per rallentare lo scambio. Grandissima consapevolezza delle potenzialità della Stephens di cui sopra e scelta di tattica cauta. ..Chi l’ha detto che all’occasione Serena non sappia anche difendere?

Quarti di finale conquistati e uno scalino in meno dall’obiettivo finale. La sua prossima avversaria sarà la spagnola Carla Suarez Navarro che contemporaneamente sul Grandstand ha sconfitto in rimonta Angelique Kerber.