Flushing Meadows, più di Galina Voskoboeva. Il vento a creare fastidi a Serena Williams. Il meteo a scardinare le certezze della numero uno. Questione di attimi. Quesito risolto in pochi game. La kazaka sta in partita fino al 2-2, complice qualche errore di troppo dell'americana. Poi arriva il break e all'incontro si incolla lo stemma statunitense. Non tutto facile però, perché la Voskoboeva se la gioca senza remore e Serena è costretta a un miracolo sul 5-3. Uno straordinario recupero sulla smorzata della nativa di Mosca, consegna la parità e in generale il primo parziale alla fuoriclasse a stelle e strisce. Lì si spegne Galina. Commette due brutti errori e il tabellone recita velocemente 6-3. Il secondo set è un monologo assoluto. La Williams, pur non essendo il rullo compressore visto con la nostra Schiavone, diminuisce notevolmente i gratuiti, e col servizio, spegne qualsiasi velleità della sua avversaria. 6-0 il finale. Quattro giochi concessi in due turni. É lei la ovvia favorita del torneo. Test importante sarà il prossimo match con la Shvedova, capace di spaventare e non poco Serena sull'erba di Wimbledon poco più di un anno fa.
Il tennis di casa Italia sorride. Prima il sorprendente trionfo di Flavia Pennetta, capace di piegare Sara Errani, distratta dalle polemiche degli ultimi giorni, su una presunta lite con la compagna di doppio Roberta Vinci, poi l'assolo proprio di Robertina, brava a recuperare dopo un primo set in affanno, contro la ceca Safarova. Non c'è due senza tre. E allora poco più tardi la sorpresa più piacevole di Karin Knapp. 6-1 6-4 alla russa Vesnina, testa di serie n.22. Ora altro derby azzurro proprio tra Karin e Roberta, che finora si sono affrontate solo in suolo italico, mai in un torneo di questa portata. La Vinci favorita, difende i quarti di finale conquistati lo scorso anno. Flavia Pennetta affronterà invece Svetlana Kuznetsova. La possente atleta di San Pietroburgo non è più quella di un tempo e la miglior Pennetta può tranquillamente dir la sua.
Lascia il cemento americano la giovane canadese Bouchard, talento destinato a esplodere a breve. Prevale su di lei la grinta della tedesca Kerber, capace di allungare oltremodo gli scambi, con recuperi prodigiosi, fatali a una tennista come Eugenie, fortissima, ma ancora acerba. 6-4 2-6 6-3 per la teutonica. Ok anche la Lisicki (6-2 6-3 alla Ormaechea), la Jankovic (6-3 6-2 alla Kleybanova) e la Cornet (6-2 6-2 alla Tomljanovic). La russa Makarova elimina l'istrionica americana Mattek-Sands 6-4 6-4.