Forse, dopo Stoccarda, Amburgo ed Umago, Fabio ci aveva abituati fin troppo bene. D'altronde, era lecito attendersi una grande prestazione da parte sua, dopo un avvicinamento agli US Open di certo non indimenticabile. Il sorteggio a Flushing Meadows gli aveva riservato un avversario non impossibile, ossia lo statunitense Rajeev Ram, numero 128 del ranking.

Fabio non è mai sceso in campo ieri, letteralmente asfaltato da un avversario più che mai alla sua portata. Il ligure esce ridimensionato dalla stagione sul cemento  a stelle e strisce, che avrebbe dovuto sancire la sua completa maturazione. Ci troviamo invece a commentare l'ennesima sconfitta assurda, inequivocabile. Come il risultato fiale d'altronde. 6-1, 6-2, 6-2. Senza storia, senza colpo ferire. Chi sperava di aver trovato un potenziale Top 10 di casa nostra, dovrà ricredersi, o meglio, dovrà attendere ancora un po'. Irto è il cammino. 31 errori non forzati, nervosismo alle stelle e racchette che volano. Insomma, colui che credevamo fosse il vecchio Fognini. Ma, si sa, i fantasmi a volte riaffiorano. 4 partite totali in 3 tornei, Montreal, Cincinnati e New York lasciano spazio a poche interpretazioni.

Lui stesso, in conferenza stampa, commenta così: "Non ho giocato, non sono riuscito ad esprimermi, non ho trovato soluzioni in corsa. Nemmeno io so cosa sia successo". A dispetto del nome dell'avversario, Ram, questa sconfitta non è da memorizzare. Reset. Vogliamo rivedere il Fabio di luglio. Prima che sia troppo tardi.

Andreas, salvaci tu

Le buone notizie, invece, provengono dall'altoatesino Andreas Seppi, che vince in quattro set sull'esperto belga Xavier Malisse.  Una sfida sulla carta non del tutto agevole, e tale si è dimostrata. Anche a causa dell'interruzione per pioggia, durata 5 ore e 12 minuti. Un paio di passaggi a vuoto per il numero 23 del mondo, che però non hanno pregiudicato l'esito della contesa. Risultato finale 6-3, 3-6, 7-5, 7-5, in 2 ore e 59 minuti.

In mattinata, prima dell'interruzione per le bizze metereologiche, il nostro Andreas era partito a rilento come suo solito, prima di ingranare la marcia ed infilare tre giochi in rapida successione, per salire 4-2 e servizio. Break conservato al rientro in campo cinque ore dopo. Primo set in cascina. Ma il passaggio a vuoto in avvio di secondo set, spiana la strada al belga per aggiudicarsi il secondo parziale. Nel terzo set, Malisse perde il servizio nel tentativo di portare a contesa al tie-break, e il tennista italiano può portarsi avanti 2 set a 1. Il quarto ed ultimo set vede Malisse scappare subito via, per cercare di prolungare il match al quinto, ma il controbreak non si fa troppo attendere, e Seppi chiuderà poi ancora 7-5. Il 29enne bolzanino approda così al secondo turno, dove affronterà l'indiano Devvarman. Impegno di certo abbordabile, però mai alzare le mani prima del traguardo.

Al maschile, Seppi è l'ultimo sopravvissuto all'epidemia newyorkese, che in due giorni ha visto l'eliminazione di quattro atleti su cinque. A Volandri, Fabbiano e Lorenzi, si è aggiunto Fognini. Il bilancio è negativo, soprattutto da Fognini era lecito attendersi di più. Come sempre, eccezion fatta per qualche exploit estivo, il movimento italiano si aggrappa alle imprese femminili. Uomini, se ci siete, battete un colpo.