Una notizia shock scuote il mondo del tennis: Marion Bartoli, vincitrice di Wimbledon e attuale numero 7 al mondo, dice basta al tennis giocato. L'annuncio ieri in conferenza stampa a Cincinnati, al termine della partita persa contro Simona Halep in tre set (3-6, 6-4,6-1 il punteggio in favore delle romena): "Questo è stato l'ultimo match della mia carriera. Mi dispiace. E' giunto per il me il tempo di rtirirarmi, di porre termine alla mia carriera". Queste le parole della numero 1 transalpina. 

Troppi infortuni - Alla base della decisione, i troppi infortuni che, specialmente in questo periodo, hanno martoriato il fisico della francese: caviglie, tendini d'achille, spalle, non c'è parte de lcorpo che non abbia a lei creato problemi. La felice parentesi di Wimbledon, conclusasi con il trionfo ai Championships ai danni della Lisicki, sembrava averla finalmente proiettata fuori dall'incubo e averla rilanciata: niente problemi, il ritrovato amore per il gioco del tennis dopo un periodo travagliato. Una Bartoli 2.0 insomma, che però è durata ben poco. I fragili equilibri piscologici che regolano il gioco diabolico del tennis, l'hanno di nuovo fatta precipitare nelle braccia dei vechi demoni, fino alla clamorosa decisione del ritiro: "Il mio corpo semplicemente non ne può più. Ho già sofferto terribilmente per degli infortuni, fin dall'inizio della stagione. Durante Wimbledon ho dato tutto e ho lasciato tutte le energie che ancora avevo. Ho realizzato il mio sogno, tutti si ricorderanno del mio titolo, nessuno di questo match". 
La decisone è maturata già nel corso del match contro la Halep: "Dopo 45 minuti già avevo male dappertutto". Impossibile continuare a giocare.

Futuro - "Ci sono tantissime cose da fare oltre che giocare a tennis, ho giusto bisogno di un po' di tempo... Ho il diritto di pensare ad altre cose. Mio padre non è affatto sorpreso, sapeva che ero stufa". Sposarsi, mettere su famiglia, avere dei figli. Parla del suo futuro fuori dai campi Marion; un futuro da donna e non più solo da tennista. E così, mentre il mondo del tennis si interroga sul fatto che questa decisione possa essere più o meno definitiva, lo stesso circuito del WTA perde un personaggio che nel bene o nel male aveva sempre fatto discutere. Mentre il tennis transalpino perde la sua leader, la ragazza stramba tirata su con "metodi scientifici" dal padre che ha portato in alto il tricolore francese sui campi verdi di Wimbledon.