Andy Murray supera Mikhail Youznhy e vola ai quarti di finale di Wimbledon. A poche ore di distanza, Novak Djokovic sul centrale batte un combattivo Tommy Haas e stacca il pass per il prossimo turno. Gli occhi di tutti, dopo la precoce eliminazione del campione in carica Federer e di Rafael Nadal, sono concentrati sul botta e risposta a distanza tra i due finalisti annunciati. Lo scozzese, dopo aver saltato il Roland Garros si presenta in ottima forma e vuole finalmente recitare il ruolo di profeta in patria e realizzare il sogno di conquistare Wimbledon, cancellando la finale persa l'anno scorso, dove fu battuto da un regale Federer. Nole, d'altro canto, non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione di un tabellone tutto sommato abbordabile e la possibilità di aggiungere in bacheca un altro successo ai Championship. Gli incontri di oggi, per certi versi, alla vigilia apparivano molto simili: Andy aveva davanti Youznhy, 31enne dal rovescio sopraffino e reduce da un'ottima finale ad Halle mentre Djokovic fronteggiava il redivivo Haas, 35enne anche lui interprete del rovescio ad una mano e specialista del tennis vecchia maniera. Sia il russo che il tedesco, però, non sono riusciti a raccimolare nemmeno un set lasciando luce verde ai più quotati avversari e lasciando la sola Serena Williams come vittima illustre della giornata.  

MURRAY - YOUZNHY . I precedenti tra i due segnavano un 2-0 per Murray con l'ultimo incontro datato però 2009. Il match parte col botto: Andy rischia molto nel secondo game ma nel gioco successivo trova il primo break di giornata. Lo scozzese gioca abbastanza bene, trova spesso la profondità e al servizio concede pochissimo; il russo non è da meno: si muove bene e il suo rovescio è un'arma spesso letale. L'unica pecca viene dal servizio, vera chiave del primo set, dove conquista con la prima solamente il 59% di punti. Sul 4-2 Murray fallisce una palla del 5-2 ma non corre alcun rischio e porta in cascina abbastanza agevolmente il primo set con il punteggio di 6-4. L'avvio di seconda frazione ripercorre quanto visto nel primo set con il n.2 del mondo che trova il break del 2-1 e servizio giocando un game pazzesco. Improvvisamente, però, è black out, un black out da Murray pre-Lendl. Dal 2-1 lo scozzese si fa rimontare e in un battibaleno è sotto 5-2. Al momento di chiudere, sul 5-3, Youznhy sbaglia l'impossibile e rimette in carreggiata lo scozzese che ringrazia e trascina il set al tie-break. Anche nell'extra gioco, Youznhy non trova la forza di chiudere e brucia un vantaggio di 5 punti a 3 e servizio. L'occasione sprecata distrugge psicologicamente il russo che chiede anche un MTO per un problema alla spalla. E' monologo britannico: 6-1 e prossimo turno contro Fernando Verdasco. 

DJOKOVIC - HAAS . Terzo confronto diretto nel 2013 tra i due con il tedesco vincitore a Miami e il serbo padrone al Roland Garros. Sull'erba ci si aspetta un gran match viste le capacità sul veloce del 35enne con le semifinali ad Halle e le buone prove disputate fin qui da Djokovic. L'inizio di gara tradisce però le attese. Il Tommy Haas che tutti conosciamo resta negli spogliatoi lasciando spazio alla brutta copia che manda in corridoio qualsiasi cosa e chiude un set da film horror con uno smash che uno con la sua classe non può giocare mai in quel modo. 6-1 in 25 minuti e tifosi serbi con la testa già al prossimo turno. Finalmente, nella seconda frazione cominicia a vedersi qualcosa di buono e dopo aver resistito agli attacchi del serbo, Haas mette finalmente il naso avanti trovando un prezioso break nel quinto game. Nell'ottavo gioco, però, Tommy commette qualche errore di troppo e va sotto 0-40. Recupera fino al 40 pari, sospinto anche dal pubblico che spera nella rimonta ma ai vantaggi cede il servizio. Scampato il pericolo, Nole mette il turbo e trova il più classico dei break nel decimo game per il più classico dei 6-4. L'ultima parte di gara sembra scorrere via verso la conclusione quando Nole scappa sul 4-2 ma, al momento di chiudere la pratica, Haas non mette i remi in barca ma anzi gioca più di spada che di fioretto e trova l'inaspettato break del 5-4. Si va al tie-break e al cambio campo si è già 5-1 per il serbo. Haas prova l'ennesima disperata rimonta annullando tre match point ma alla quarta occasione deve arrendesi ad un dritto all'incrocio delle righe del serbo. Prossimo turno verità per Djokovic che affronta un osso duro come Berdych, suo giustiziere a Roma.