Andreas Seppi supera con successo l'ostico esame di giapponese, tenuto dal professore Nishikori, con un bel 30 e lode. C'è stato un solo precedente tra i due nel quale il giapponese l'aveva bocciato nel finire del 2011 a Basilea ma Andreas è in un momento importante della sua carriera dove sta rendendo al massimo con bel gioco e soprattutto risultati stupendi. Il calo di forma avuto a cavallo tra i primi master1000 sulla terra e Roland Garros, sembra sia acqua passata, sia nella mente dei detrattori che dei suoi fans.
CHIAVE TATTICA - Dal punto di vista tecnico e tattico, ci troviamo di fronte a due giocatori quasi simili. Entrambi sono versatili, si adattano bene in ciascuna superficie. Non hanno un vero e proprio colpo risolutore ma hanno fondamentali ottimi, in cui sono soliti scambiare dal fondo. Il piccolo tennista giapponese eccelle nel'intensità e nell'agonismo, concede poco mentalmente. L'alto-atesino, invece, è più forte nel servizio anche per la sua altezza, seppur non sfrutta a pieno le sue doti fisiche. Mentalmente è migliorato tantissimo, il Seppi 1.0 che crolla nei momenti fondamentali, gioca direttamente il secondo set (le famose partenze seppiche, quanti primi set finiti 6-1 per l'avversario) e ha il braccino al momento di chiudere una palla break si presenta ogni tanto come trojan ma è prontamente debellato dalla versione aggiornata, il Seppi 2.0.
E' cresciuto anche tatticamente, riesce a dosare le sue energie ed è conscio di essere all'akmé della sua carriera sportiva. Ha voglia di emergere, non che negli anni passati non l'avesse, tutt'altro, ma è scattata una molla da quel successo di due anni fa in quel di Eastbourne e lo sta rendendo un solido top-20.
LA PARTITA -Il Seppi 1.0 emerge nel primo set: partenza seppica, palla break non sfruttata (seppur Nishikori gioca un portentoso rovescio sulla riga) e set ceduto mentre serviva a 30. Tutto da copione. Invece, bello come non mai, nel secondo set emergere il Seppi 2.0: il nipponico non vede più la pallina per 10 minuti, Andreas vola 4-0. Al momento di chiudere l'inaspettata sofferenza (tre palle break consecutive. Avast mette in quarantena il Seppi 1.0) risolta dal tennista di Caldaro che si aggiudica la seconda frazione.
Il break del tennista del Sol Levante, verso metà del terzo set, sembra ridefinire nuovamente le gerarchie ma Andreas non ci sta reagisce, annulla un set-point e si va alla "lotteria" del tie-break, dove tutto può succedere. La migliore solidità mentale del giapponese, però, la fa da padrona. 2 set a 1 Giappone. La bocciatura sembra vicina, il professore è esigente. Seppi, però, riesce a prolungarlo, sfruttando l'argomento a piacere, dritto e servizio, servizio e dritto. Il quarto set dura pochissimo: 6-1 in 27 minuti. Nishikori è messo k.o. dalla dialettica dello studente Seppi, sbircia il libretto, chiede un Medical TimeOut, la schiena gli duole. E' bastato questo gesto per gasare Andreas. Il suo avversario è alle corde, lui è fresco di testa e di fisico. Il miglio verde che lo separa dai suoi primi Ottavi a Wimbledon si assottiglia. Aspetta il momento propizio e nel fatidico settimo gioco, tanto maledetto in questo sport, emette la zampata all'Inzaghi. Non trema nei due game di servizio successivi. Non trema all'ultima domanda del prof. Esulta. Sorride. Nishikori lo raggiunge in rete, gli firma il libretto. L'esame è passato. La rincorsa per la Laurea è ancora lunga. Ma su questo, ci sofferemo lunedì. Bravo Andreas, avanti così!