Finisce subito, al primo turno, il torneo di Wimbledon di Sara Errani. Finisce al cospetto di una pur buona giocatrice come la portoricana Monica Puig, che però per una numero 5 del mondo non dovrebbe rappresentare un ostacolo proibitivo. E invece questa diciannovenne alla sua quarta partita a livello Slam dopo le tre disputate nel suo ottimo esordio parigino, mette sotto Sara fin dalle primissime battute del match e la sconfigge in due set con il punteggio di 6-3, 6-2. L'inizio di primo set è equilibrato e segue questo andamento fino al 2-2: fino a quel momento, infatti, le due giocatrici sono brave a tenere il proprio turno di servizio. E' qui che la Puig brekka sara e spiccca il volo verso la posa del primo mattone del suo castello. Troppi i problemi di Sara, a partire dal servizio troppo fiacco che la espone alle micidiali botte della portoricana, fino al suo gioco variato che si vede solo a sprazzi e quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla. Se a tutto questo aggiungiamo anche la non facile impresa di compiere doppio fallo pur tirando molto piano, la frittata si può dire completa.
Al netto della cattiva giornata in cui è incappata la nostra tennista, va però detto che Monica Puig si è dimostrata un'ottima giocatrice, scesa in campo senza alcun timore riverenziale verso Sara e autrice di una partita tutta all'attacco, fatta non solo di servizi devastanti ma anche di una buona idea di gioco con discese a rete che, dopo i primi balbettanti tentativi con la Errani che trovava le risposte vincenti, si facevano via via sempre più convinte ed efficaci.
L'erba si dimostra ancora una volta la nemica di Sara Errani, e forse il non aver disputato tornei di preparazione fra Parigi e Wimbledon (a sua scusante va sicuramente la voglia di staccare dopo il grande torneo di cui è stata autrice al Roland Garros, con semifinale in singolare e finale in doppio) non l'ha di certo aiutata. Sta di fatto che arriva un'altra pesante battuta d'arresto per la nostra Numero 1 nazionale all'All England Club, per certi versi peggiore di quella subita l'anno scorso per mano della Shvedova - che maturò comunque al terzo turno - che le inflisse anche l'umiliazione del golden set. E di sicuro questa sconfitta si farà sentire anche a livello di ranking.
Davvero un peccato perchè Sara ha giocato da Erranii ma quando ormai aveva le spalle inchiodate al muro, annullando ben sei match point alla Puig e provando a instillarle nella mente il tarlo del dubbio e farle venire qualche tremore al braccio. La Puig, dal canto suo, è stata sempre in grado di mantenere la mente ben salda e erodere con pazienza e calma le sempre minori speranze di Saretta nostra di rimanere attaccata alla partita fino al punto decisivo. La ragazza, che è molto ambiziosa, ha dichiarato di voler entrare nelle prime venti del ranking entro la fine dell'anno. La partita di oggi è la dimostrazione che i mezzi ci sono, eccome.
Game, set and match Puig, sipario che si chiude sull'avventura di Sara Errani ai Championship edizione 2013.
Avanti Pennetta e Knapp - A regalare sorrisi all'Italia ci pensano però Flavia Pennetta e Karin Knapp. La brindisina regola facile in due set la britannica d'Ucraina Elena Baltacha, che è pericolosa solo nel primo set quando tenta la risalita e arriva fino al 5-4 prima che Flavia Serva e chiuda il set sul 6-4. Del tutto senza storia il secondo set, chiuso per 6-1 in poco più di mezz'ora. Per lei ora c'è mercoledì la partita contro Vika Azarenka, ma prima c'è da valutare le condizioni della bielorussa, che oggi si è infortunata contro la portoghese Koheler dopo una torsione innaturale del ginocchio con conseguente urlo di dolore che ha gelato il pubblico del campo 1. La campionessa dell'Australian Open ha comunque portato a casa la partita, complice anche la portoghese, ma la risonanza a cui molto probabilmente si sottoporrà dirà di più sui danni eventualmente riportati dal ginocchio destro.
Avanza anche Karin Knapp, che batte la ceca Hradecka in un'ora e un quarto di match. Punteggio finale segna 6-3, 6-4.