La Regina e il Re. No, non è il titolo di una fiaba Disney. Stiamo parlando di Maria Sharapova e Roger Federer. Entrambi, hanno vinto, quest'oggi al Roland Garros i rispettivi incontri. La bella siberiana affrontava quella che, in molti tra addetti ai lavori e non, reputano una sua futura "sosia" sia in bellezza che sul campo. Stiamo parlando di Eugenie Bouchard, canadese, classe '94. Vincitrice di 6 ITF, era alla sua prima apparizione ad uno Slam. Una partita giocata in due giorni a causa del tempo malefico che imperversa in Europa e a Parigi, in particolare.
Il divario è sicuramente notevole, tuttavia è da apprezzare come la giovane canadese abbia giocato un buon tennis e sia riuscita a brekkare la forte russa nel secondo set. Nel primo, non c'è praticamente partita: 6-2 in 39 minuti dove lo strapotere fisico e tecnico di Maria ha preso il sopravvento nonostante una "pausa" di due ore sul 4-1. Nel secondo set, invece, c'è partita: al primo break russo, la canadese controbrekka, approfittando di un momento buio della sua più titolata avversaria. Un momento effimero, durato una manciata di punti. La numero 2 del mondo si riprende e rifila un nuovo break. Si arriva sul 4-2 e il match viene definitivamente sospeso ad oggi.
Intorno alle 13.30 le due tenniste ritornano in campo per ultimare la partita: si seguono i servizi fino al fatidico 5-4 con Maria che serve per il match. Inavvertitamente la campionessa russa gioca un game brutto in cui non eccelle nel servizio: 30-40 e palla break Canada per allungare incredibilmente il match. La russa inserisce il pilota automatico e gioca aggressiva. Salva la palla break e poi chiude al primo match-point grazie ad un errore della Bouchard. Terzo turno contro la Zheng, tennista cinese con cui perse una volta a sorpresa ad Indian Wells.
Il campione elvetico vince con abilità il match odierno. Primo dei big a giocare il terzo turno, si sbarazza senza particolari patemi di Julien Benneteau, esperto tennista francese, ostico da affrontare e dotato di una buona mano. L'ultimo match tra i due, tra l'altro, aveva visto proprio il successo del transalpino a Rotterdam, ad inizio anno.
La partenza non è delle migliori per Roger Federer: Benneteau a freddo effettua il primo break dell'incontro e lo conferma al servizio. Inizia un monologo federiano che porta al break per impattare il match. Da quel momento in poi, il servizio del Re è ingiocabile: nemmeno un punto in 3 game in risposta riesce a racimolare il francese. Alla prima occasione utile, Federer compie il decisivo break (3-5) e non soffre alcun tipo di rimonta: primo set vinto in 29 minuti. Nel secondo set si avverte la sensazione di un Federer "svogliato", pigro, che gioca al minimo per risparmiarsi. In compenso anche Benneteau fa vedere buone cose e riesce a tenere testa al fuoriclasse elvetico, anzi, ottiene una palla break al quarto gioco, prontamente annullata dallo svizzero. Si susseguono i servizi, fino ad arrivare al decimo gioco: Federer decide di essere più aggressivo e conquista il break con quattro punti consecutivi: è 5-4. Al momento di servire per il set non ha problemi e conduce per 2 set a 0.
Nel terzo set entrambi i tennisti si rivelano ingiocabili sul proprio servizio e concedono le briciole. Fino ad arrivare agli ultimi game (undicesimo e dodicesimo) giocati in maniera mostruosa da Federer: un rovescio lungolinea trafigge Benneteau e segna il break (6-5). Nel game che segue (Federer serve per il match) i vincenti si sprecano: in particolare un fenomenale dritto annulla ogni speranza di rimonta del francese, che sconsolato, sbaglia un dritto consegnando il pass per gli ottavi di finale al "Re". Ora lo svizzero attenderà il vincente tra Simon e Querrey, che giocheranno, tempo permettendo, stasera.