La Leonessa è tornata. Più forte che mai, più grintosa che mai. Era ormai più di un anno che non vinceva un titolo nel circuito WTA. Strasburgo 2012. Sembra passata un'era gelogica. Abbiamo ancora negli occhi le due finali consecutive (e una vittoria) dello slam parigino. Abbiamo ancora negli occhi la sua faccia concentrata, le sue smorfie.

Non si vive di ricordi, vero, però questa settimana è stato un rullo compressore. Nessuna tennista è riuscita a strappargli un set. Nonostante i quasi 33 anni, nonostante le piccole e forti tenniste moderne, c'è ancora spazio per lei.

Nello scontro tra coetanee (ebbene sì, anche la Dominguez-Lino è una giocatrice over30) la zampata della Leonessa, anzi il ruggito della Leonessa si è sentito. Voleva questa vittoria, voleva questo trionfo, per cacciare via i pensieri di un ritiro a breve. Quest'anno il massimo risultato raggiunto era stato un quarto di finale ad Acapulco. Poca cosa per una grande tennista come lei.

Sin da subito si era capito che questo non poteva accadere oggi, sin da subito Francesca Schiavone ha giocato il suo miglior tennis. La spagnola non poteva far altro che soccombere. 39 minuti di vincenti e organizzazione di gioco perfetta. La partita è un po' più tosta nella seconda frazione dove la Dominguez-Lino riesce a resistere fino al sesto gioco. Dopodiché la tennista milanese si fa largo e agguanta, al second match-point, il game, il set, il match e... il torneo.

Ci avviciniamo ai più importanti tornei di terra battuta della stagione, tra poche settimane sarà tempo di Madrid, Roma, Parigi. Francesca deve sfruttare questo periodo favorevole di forma per regalarsi una seconda giovinezza. Non si vive di ricordi ma riviverli con altre vittorie fa sempre piacere.