Ha le mani sul mondiale Lewis Hamilton. Nel weekend dove Max Verstappen festeggiava la prima pole in carriera e poteva pensare di rimettere in discussione il titolo, il cinque volte campione del mondo ha portato a casa quella che forse è la vittoria più bella del suo mondiale finora: ha saputo soffrire, ha saputo aspettare, e al momento giusto ha saputo colpire. Sono 70 i punti di vantaggio dell'inglese proprio sul pilota Red Bull, che ha scavalcato Bottas in classifica correndo comunque un GP splendido.
In partenza Hamilton è subito aggressivo su Bottas che dopo un buono spunto viene infilato di cattiveria prima dal compagno di squadra e poi da Charles Leclerc. Il finlandese perde completamente il controllo, soprattutto mentale, della situazione e finisce anche per danneggiare l'ala anteriore, danno che lo obbliga a rientrare ai box dopo essere sprofondato nelle retrovie. Dietro Gasly perde tantissime posizioni e si ritrova nono, mentre partono bene le due McLaren e il solito Kimi Raikkonen.
Verstappen ed Hamilton scappano via, le Ferrari non hanno minimamente il passo per reggere il ritmo e allo stesso tempo nessun altro pilota può insidiare la lotta per il podio delle due rosse. Dietro Bottas inizia la sua rimonta ma si arena dietro a un Daniel Ricciardo mai domo nonostante la frustrazione per la situazione Renault. Dopo 20 giri Hamilton inizia a farsi vedere frequentemente negli specchietti di Verstappen, i meccanici Mercedes fanno la solita finta, in Red Bull non abboccano e decidono autonomamente di uscire qualche giro dopo. Hamilton resta in pista per cercare di avere uno stint leggermente più corto con le hard, e quando completa il pit-stop il distacco diventa di ben 6 secondi.
La tranquillità dell'olandese però dura poco: il cinque volte campione del mondo ritorna immediatamente all'attacco e in poche tornate riappare negli specchietti della Red Bull. Inizia una battaglia di nervi, Hamilton ne ha di più ma lo spazio per sorpassare è quasi assente. Ci prova al giro 39 nel primo settore, ma Verstappen tiene bene accompagnando all'esterno l'inglese in curva 4, che finisce lungo ed è costretto a riaccordarsi. Intanto Bottas continua a faticare nella sua rimonta arrivando solo ad insidiare la zona punti, mentre Leclerc inizia ad andare in crisi con le gomme e Vettel fa 40 giri con le gialle per poi montare le soft.
In Mercedes devono scegliere: accontentarsi del secondo posto o provare ad inventarsi qualcosa. La scelta è quella delle gomme gialle a 21 giri dalla fine: Hamilton inizia il suo solito "hammer time" per recuperare i 19 secondi di ritardo dall'olandese, così come dietro Vettel dopo aver montato le soft inizia la rimonta nei confronti di Leclerc. I due pluricampioni del mondo recuperano secondi su secondi agli avversari, e a 5 giri dalla fine Hamilton riaggancia Verstappen e lo mette nel mirino. L'olandese le prova tutte, ma al giro 67 è costretto a capitolare all'attacco decisivo della Mercedes.
Vince quindi Lewis Hamilton, che ipoteca il mondiale con una vittoria incredibile davanti a un comunque bravissimo Verstappen. Terzo Vettel che chiude la sua rimonta all'ultimo giro su Leclerc, comunque quarto. Massimo risultato possibile per una rossa che però prende un distacco imbarazzante dai primi due: oltre un minuto. Quinto un bravissimo Sainz che riesce a star davanti ance a Gasly.