
Il Nevada diventa il punto in cui le storie si uniscono : Ferrari cerca di rimettere insieme i pezzi dopo l’incubo di Interlagos, McLaren arriva con un momentum clamoroso e Verstappen, per quanto fuori dai radar fino a due gare fa, non ha minimamente intenzione di uscire di scena.
McLaren: equilibrio delicato e una leadership che cambia faccia ogni weekend
Nel box papaya l’aria è tesissima, ma nel senso positivo. Piastri era leader fino al Messico, poi la vittoria di Norris ha ribaltato la situazione. Adesso i due sono divisi da un punto, e la tensione interna è roba da “briefing in sala strategica” con i toni bassi ma le facce tirate.
Piastri sta vivendo un periodo un po’ altalenante: l’ultima vittoria è Zandvoort, l’ultimo podio Monza. Norris invece tra Messico e Brasile ha raccolto punti pesanti, utili a costruire un vantaggio di 24 punti su Piastri e 49 su Verstappen.
Lando parla di un weekend “speciale e complicato”, costruito dopo giorni infiniti all’MTC tra simulatore e lavoro sulla correlazione dati.
Oscar, più silenzioso, punta a un weekend pulito, senza sbavature, sfruttando le zone DRS e le poche vere finestre di sorpasso che il layout cittadino lascia aperte.
Red Bull: Max e la scintilla brasiliana
Per Verstappen il Brasile è stato molto più di un podio: è stato un reset mentale. Una gara sulla carta difficile, trasformata in un risultato che a Milton Keynes hanno accolto come una mini-svolta. Nessuno nel team vuole mollare, nemmeno ora che la macchina non è più il “martello” che era. E occhio: proprio qui a Vegas Max ha chiuso il discorso titolo l’anno scorso. Lui lo ricorda bene. E la sua frase lo dice tutto: “Non abbiamo nulla da perdere.” Quando Verstappen parla così, di solito succede qualcosa.
Ferrari: dopo la sfortuna di Interlagos serve una risposta chiara
A Maranello arrivano negli USA con un doppio zero pesantissimo, figlio più della malasorte che della prestazione pura. Il secondo posto Costruttori è lontano 36 punti, e il progetto 2026 ormai ruba sempre più energie al team. Ma a Vegas non è solo questione di aerodinamica e gestione gomme: pesa come un macigno l’eco delle parole di John Elkann, molto duro nei confronti di Hamilton e Leclerc. Una frecciata che trasforma questo weekend quasi in un esame psicologico. Vasseur va dritto al punto: capire le gomme nel freddo assurdo della notte, leggere la gara al millimetro, non lasciare neanche un decimo sul tavolo. Ferrari sa che serve una risposta e Vegas diventa lo scenario perfetto per capire davvero dove sono e dove devono andare.

