Ruote fumanti, sorpassi al limite e quell'aura di incertezza durata un'ora e mezza. Dopo la passeggiatina francese di due settimane fa, il Gran Premio d'Austria ha riconciliato gli appassionati dei motori con la Formula 1 grazie a una gara che ha offerto spettacolo ma, allo stesso tempo, polemiche che non avranno fine (almeno sul breve-medio termine). A trionfare, nel pomeriggio austriaco, è stato Max Verstappen al termine di una rimonta furiosa ed impressionante (sorpassi su Vettel e Bottas) coronata con il duello vinto nei confronti di Leclerc, dominatore del Gran Premio per 68 dei 71 previsti.

Il tanto desiderato duello tra i due futuri funamboli di questo sport c'è stato e i due non si sono affatto risparmiati: tre giri al cardiopalmo con gli attacchi dell'olandese e la strenua difesa del monegasco della Ferrari fino al contatto in Curva 3 con il numero 33 della Red Bull che, di forza, si è preso la posizione sul numero 16 "accompagnandolo" a bordo pista. Tutta colpa del Canada, verrebbe da dire, viste le polemiche e la successiva investigazione nei confronti dell'olandese con tanto di comunicati falsi e la non penalità resa ufficiale tre ore dopo la conclusione del Gran Premio. Maledetta Montreal, appunto: se Vettel non fosse stato penalizzato in Canada (a causa del rientro in pista "pericoloso" per Lewis Hamilton) il sensazione duello tra Verstappen e Leclerc sarebbe stato etichettato come classico "corpo a corpo", pane quotidiano di uno sport che ha nel rischio e nello spettacolo le sue prerogative principali. Il futuro è di questi due fenomeni a cui si aggiungerà Lando Norris, sesto con la sua McLaren al termine di un altro Gran Premio da nove in pagella.

Il futuro della Formula 1 è in buone mani e in ottimi piedi ma il presente è fermo al Canada e da li non si schioderà fin quando il regolamento non verrà riscritto dal primo all'ultimo punto. Senza che strascichi e polemiche futili possano rovinare uno sport che sta provando a sgretolarsi con le sue stesse mani senza badare troppo alla passione di milioni di appassionati. Già, quegli appassionati che ieri sono rimasti incollati alla TV per assistere ad uno dei Gran Premi più belli e spettacolari degli ultimi anni, con quell'alone di incertezza e brivido che dovrebbe caratterizzare ogni tappa del "Circus". E invece no, tutto è ancora cristallizzato all'episodio di qualche settimana fa e a quella penalità poco sensata: il futuro è già qui, non lasciate che evapori. 

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