Amanti dei motori buon anno! La Superbike apre la stagione 2019 a Philip Island, in Australia con una gara uno spettacolare per come si è svolta.
Rea, campione del mondo in carica sulla sua Kawasaki, è l'uomo e pilota da battere e si era guadagnato la pole position. Ma la gara è stata dominata da un pilota esordiente nella categoria, ma che abbiamo ammirato in MotoGP lo scorso anno: Alvaro Bautista. Lo spagnolo parte subito forte in sella alla Ducati V4, passata in questa stagione al quattro cilindri, capace di mettere in scena un copione a senso unico. Per dare una idea completa della gara di Bautista basti pensare che fa giri in 1'30''884 quello più veloce, frantumando ogni record dello scorso anno su questo stesso tracciato. Secondo e distanziato di 15 secondi, il campione del mondo Rea. Il pilota Kawasaki battaglia tutta la gara con il compagno di squadra Haslam, fino alla caduta di quest'ultimo per un problema al cambio.
Sorpassi e controsorpassi tra i due piloti della moto color verde che hanno favorito in maniera netta il vincitore della gara. Terzo posto di uno straordinario Melandri. Il pilota italiano parte con mille difficoltà, soffrendo parecchio i ritmi imposti dai piloti davanti, ma nella seconda metà di gara esce benissimo e, aiutato da una grandiosa gestione delle gomme, piazza la Yamaha in terza posizione, davanti a Lowes proprio sul rettilineo del traguardo.
Quinto posto per Van Der Mark in crescita e che compie lo stesso percorso di gara del suo compagno Melandri, sfruttandone parecchio la scia. Sesto una ottima prestazione di Razgatlioglu, con il pilota turco che cala di ritmo nella seconda parte di gara, dopo che aveva insidiato la zona podio. Settimo Sykes con una BMW ancora da rivedere e non perfetta. Ottavo l'ex pilota Moto2 Cortese, mentre ottavo un altro italiano Rinaldi e decimo un Davies, pilota affermato e ben conosciuto nella categoria. Haslam con la Kawasaki, complice la caduta citata, chiude solo quindicesimo. Ma le premesse per un super mondiale ci sono davvero tutte e lo spettacolo di domattina della Race 2 potrà solo confermarlo.