Chissà cosa è passato nella testa di Kimi Raikkonen ieri pochi istanti dopo il ritiro. Di sicuro sperava in un ultimo Gp migliore, la sua Ferrari si è fermata pochi metri dopo il traguardo del settimo giro. Scherzando (neanche troppo) aveva dichiarato che il terzo posto nella classifica piloti sarebbe stato un "peso" dal momento che sarebbe stato costretto a presenziare alla cena di gala, Vettel e le Red Bull hanno relegato Bottas in quinta posizione, quindi gli toccherà andare.
Ieri davanti ai microfoni ha parlato più del solito, volto come sempre che non lascia trasparire emozioni, ma dalle dichiarazioni si capisce che si è chiuso un capitolo davvero importante della sua vita. Tre stagioni dal 2007 al 2009, poi il ritorno dal 2014 fino a ieri. Un'esperienza fatta di alti e bassi, ma un amore incondizionato dai tifosi, che hanno sempre apprezzato il suo carattere dentro e fuori dall'abitacolo. Si è presentato 11 anni fa a suo modo, ubriaco alla conferenza stampa di presentazione, irritando i vertici Ferrari (per maggiori informazioni leggere il suo libro pubblicato quest'anno). Si è fatto perdonare a modo suo, vincendo all'esordio in Australia, del Gp brasiliano di quell'anno parleremo alla fine. L'anno dopo fece il gregario di Massa, nel 2009 nonostante una Ferrari non all'altezza si confermò il re di Spa.
Dopo l'esperienza nel rally e alla Lotus il ritorno nel 2014: prestazioni al di sotto delle aspettative, sostanzialmente il secondo pilota prima di Alonso, poi di Vettel. Quest'anno l'annuncio del suo passaggio in Sauber, nonostante sia stata la sua stagione migliore: pole a Monza, vittoria nel Gp degli Stati Uniti, 12 podi (come nel 2007). Non ha rubato la scena con sorpassi aggressivi, ma con una guida pulita come pochi si conferma tra i migliori piloti in griglia, l'anno prossimo porterà la sua esperienza in Sauber.
Naturalmente vogliamo chiudere con il Gp del Brasile del 2007, con l'insperata rimonta nella classifica generale e il sorpasso per un solo punto sul duo McLaren Alonso-Hamilton. Il team radio dell'ingegnere di pista: "Kimi by my calculation we win the champioship by one point" e la solita laconica risposta: "Thank you guys". Ultimo campione iridato in rosso, unico insieme a Ricciardo ad unire i tifosi per la simpatia. Se undici anni fa ha vinto il campionato di un punto, per conquistare il cuore di tutti gli appassionati gli è bastato molto meno. Semplicemente Kimi Raikkonen.