Ultimo weekend in Formula 1 per Fernando Alonso che, in quel di Abu Dhabi, metterà la parola fine su un'avventura cominciata 18 anni fa. Queste le sensazioni del pilota spagnolo in conferenza stampa: "Fino a ora credo che questo sia stato un fine settimana normale, ma domenica sarà diverso. Sentirò di più le emozioni. Ma al momento sono arrivato dal Giappone 10 ore fa, inoltre lo scorso weekend ho corso a Shanghai e probabilmente non sono ancora entrato nello spirito di quest'ultima gara. Per il momento le sensazioni sono buone, però sarà speciale ed emozionante. Spero sia un buon fine settimana per noi".
L'ex pilota della Ferrari ha poi proseguito facendo un bilancio della sua avventura in Formula 1: "Non saprei quale sia il mio lascito in F1. Posso dire che ho sempre dato il massimo, lottando contro qualunque cosa in qualunque circostanza che magari mi ha messo stresso, o magari avrebbe potuto abbattere altre persone. Io ho sempre cercato di fare tutto al meglio. Ho anche cercato di fare tante cose per i giovani piloti nel kart e per i fan. Ho cercato di provvedere per aiutarli se vedevo che avevano talento". E sul ricordo più bello ha aggiunto: "A dire la verità non saprei, Credo che le cose più belle che ho vissuto siano legate con le persone con cui ho lavorato e condiviso metà della mia vita. Ho 37 anni e ho gareggiato qui per 18 anni, di fatto quasi la metà della mia vita. Ho incontrato persone di talento, ingegneri e meccanici, ma anche la stampa, tutti insieme abbiamo condiviso tante giornate nel corso delle varie stagioni e penso che questa sia la cosa migliore della F1 che porterò con me. Ora andrò a gareggiare in altre serie e mi rendo conto di come la F1 sia a un livello più alto. Si è sempre alla ricerca della perfezione e questo è un altro ricordo che porterò con me".
Sulla gara più bella non ci sono dubbi per Fernando: "Una delle gare più belle che non dimenticherò è Valencia nel 2012 con la Ferrari. Una gara che in circostanze normali non saremmo mai riusciti a vincere e che non vinceremmo se dovessimo ripeterla altre 100 volte. In 99 non concluderemmo al primo posto. Quella fu una bella esibizione di rischio, di sorpassi e di strategia. Però tutto andò per il verso giusto. La monoposto non era molto veloce in quel fine settimana, tanto da non entrare nemmeno in Q3. Doppiai anche Felipe a 10 giri dalla fine. Non avevamo affatto una macchina dominante in quel weekend ma riuscimmo a vincere comunque".
Infine una battuta sulle sue scelte future: "Ora è un po' presto pensare a un rientro in F1, ma la porta non è completamente chiusa. Il primo motivo è perché non so come mi sentirò la prossima stagione. Sono stato in F1 per gran parte della mia vita e magari l'anno prossimo sarò disperato sul divano e magari troverò un modo per ritornare. Ma non è la mia idea iniziale. E' una questione legata a me stesso. Il mio ritorno non è legato a nulla, non è una cosa che deve succedere per forza. Sarà più legata a come mi sentirò a metà della prossima stagione".