Le prime luci della prima domenica di ottobre hanno regalato il solito scenario fatto di pugni al cielo, pochi calcoli e lotte serrate fino all'ultimo centimetro di pista. Nella mattinata italiana e nel pomeriggio asiatico, Lewis Hamilton e Marc Marquez hanno trionfato nei loro rispetti Gran Premi portandosi ad un passo dalla conquista del titolo. Doveroso, per questioni di orario, partire dalla Formula 1 e dal nono successo del pilota inglese della Mercedes che, sul circuito nipponico, ha trascorso un tranquillo pomeriggio come se tutto il resto fosse il paesaggio di una passeggiata di piacere, all'aria aperta e immersi negli scarichi di quei 20 bolidi.
Un Lewis famelico ed un Vettel che, dopo un gran primo giro, ha deciso di buttare via un probabile podio (e forse qualcosa di più..) attaccando Verstappen frettolosamente. Risultato? Testacoda per il numero 5 della Ferrari e addio definitivo alle speranze di un Mondiale che, ormai, è in mano al 44 della Mercedes. Cinque successi ed un secondo posto nelle ultime sei gare per l'ex pilota McLaren che, in quel di Suzuka, ha centrato il nono successo stagionale portando a 67 i punti di vantaggio sul diretto rivale quando mancano solo quattro gare al termine. Tra due settimane la Formula 1 sbarcherà in Texas con Lewis che potrà vincere aritmeticamente il quinto titolo con una vittoria ed un terzo posto di Vettel. Se ciò non dovesse accadere sarà tutto rimandato in Messico dove Hamilton, nella scorsa stagione, vinse il suo quarto Mondiale. La quinta corona non potrà sfuggire all'inglese che, da Monza in poi, ha cambiato ritmo guadagnando 50 punti sul diretto rivale, la festa è ad un passo.
Dal Giappone alla Thailandia dove l'altro fenomeno, che è Marc Marquez, si è preso la sua seconda vittoria consecutiva al termine di un Gran Premio stupendo e l'ennesimo duello con Dovizioso da lacrime agli occhi. Ottavo successo stagione per il pilota spagnolo della Honda che, al pari di Lewis Hamilton, potrà festeggiare il titolo tra due settimane quando la Formula 1 sbarcherà in Giappone. Sul circuito di Motegi, dunque, il 93 potrà centrare aritmeticamente il suo quinto Mondiale in MotoGP, il settimo considerando anche i successi in Moto 3 e Moto 2. Se da una parte c'è il dominio di Hamilton (quasi 4 titoli negli ultimi 5 anni), dall'altra parte c'è quello del funambolo della Honda che sta per conquistare il suo quinto titolo negli ultimi sei anni dopo le vittorie nel 2013, 2014, 2016, 2017.
Nelle ultime due gare il sei volte campione del mondo ha conquistato due successi da fuoriclasse dispensando sorpassi antologici contro i vari Dovizioso, Iannone e Lorenzo. Nel pomeriggio Thailandese sono tornate a ruggire anche le Yamaha con Vinales a completare il podio mentre Rossi, dopo esser stato con i primi per quasi tutta la gara, si è dovuto accontentare di un buon quarto posto. Nella prossima stagione serviranno nuovamente le Rosse e Rossi più famelici che mai per contrastare il dominio di Lewis e Marc, la strana coppia che ha monopolizzato la mattina italiana e che sta marchiando a fuoco l'ultimo lustro motoristico