Come ogni giovedì, prima di scendere in pista per le prove libere, parola ai piloti nella conferenza stampa di presentazione del Gp di Singapore. Questa volta i protagonisti sono Raikkonen, Hamilton, Hartley e Magnussen.
Il pilota della Toro Rosso e il danese della Haas sono i primi parlare del loro momento attuale e di cosa si aspettano da questo weekend, ma naturalmente a tenere banco è il passaggio di Kimi dalla Ferrari alla Sauber. Senza troppi giri di parole, come al suo solito, il finlandese, ultimo campione del mondo con la Ferrari, ha sottolineato come la decisione non sia stata sua e ha trovato l'accordo con il team che lo ha lanciato in Formula 1 due settimane fa. «L'ho saputo a Monza e abbiamo cominciato a parlare da quel momento. Alla fine è andata così, è stata un'opportunità. Non c'era un piano a lungo termine».
Poi tocca ad Hamilton, stranamente non il protagonista oggi, parlare del weekend italiano che lo ha visto meritatamente vincitore, anche grazie all'aiuto di Bottas «È stato nelle condizioni di aiutarmi in tante condizioni, magari per la Ferrari non è stato lo stesso». L'inglese leader del mondiale tocca più temi, da Norris in griglia ("finalmente un altro britannico") alla moda, valvola di sfogo che lo distrae e lo fa rendere al meglio in pista.
Poi tocca di nuovo a Raikkonen che "incassa" i complimenti di Hamilton sulla sua lunga carriera in F1 e parla del gioco di squadra in Ferrari «Aiutare Vettel a vincere il Mondiale? Io posso guidare solo una macchina. Facile parlare da fuori. Dipenderà dalle situazioni, da quanto saremo vicini». E chiude parlando del futuro ritiro «Mi fermerò quando sentirò che sarà arrivato il momento. Continuo perché voglio gareggiare. Tutte le cose accessorie fanno parte del pacchetto, ma non capita spesso di poter scegliere solo le cose belle».