Voglia di riscatto per Kimi Raikkonen che, dopo cinque podi consecutivi, è stato costretto al ritiro in Belgio a causa di un contatto con Ricciardo che gli ha danneggiato il fondo. Il finlandese, nella conferenza stampa in vista del Gran Premio d'Italia, ha presentato così l'appuntamento italiano: "Dal punto di vista della guida non cambia niente, ma questa è la nostra gara di casa e questo significa che abbiamo tanti tifosi. Questo rende l'atmosfera molto diversa, però dal punto di vista della gara bisogna fare lo stesso lavoro che si fa sugli altri circuiti. L'atmosfera però è sicuramente speciale e lo senti appena arrivi qui. Speriamo quindi di poter ottenere un buon risultato non solo per noi del team, ma anche per tutti i tifosi".
Pressione? L'ex pilota della Lotus ha risposto cosi: "Non c'è una pressione ulteriore o maggiore rispetto al solito. Noi vogliamo fare bene come team, ma questa ce l'abbiamo sempre addosso. Non so se il nostro pacchetto sia il migliore, magari lo è un weekend e non lo è più in quello successivo. Spesso sono i dettagli a fare la differenza e quindi lo si può capire solamente alla domenica in gara. Se non azzecchi tutti, non vinci neanche se sei il più veloce. E questo vuol dire che siamo veramente molto vicini e che parliamo di differenze molto piccole con la Mercedes. Noi possiamo solo fare del nostro medio e vedere cosa accade".
Sui precedenti a Monza ha aggiunto: "Non mi è andata molto bene qui nel corso degli anni, ma mi è sempre piaciuto venire a correre a Monza, perché è un circuito con tantissima storia. Ho fatto delle belle gare qui in realtà, non perfette, ma con la Ferrari sono salito sul podio un paio di volte e credo che questi siano risultati positivi. Chiaramente non sono quelli che vorremmo, ma per ora non siamo riusciti a fare meglio". E infine, ma non per importanza, una battuta sul mercato: "Annunci qui? Non so, dovete parlare con il team. "Mi godo molto la gara, magari il resto dei weekend non tanto, però fa parte del lavoro. Io voglio correre, altrimenti non sarei qui oggi. Non penso che questa passione sparirà all'improvviso, o almeno ne dubito".