Il Gran Premio d'Italia, quattordicesimo appuntamento della stagione, sarà l'ennesimo scenario del duello tra Ferrari e Mercedes e, in particolare, tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Diciassette punti di vantaggio dell'inglese nei confronti del tedesco che, in conferenza stampa, ha presentato così l'appuntamento italiano: "Credo che in Belgio siamo stati meno dominanti di quanto sembrato, abbiamo portato nuovi aggiornamenti col nuovo motore. È molto simile a Spa ma ha anche delle curve, non solo rettilinei. Dobbiamo trovare il ritmo per il weekend, ovvio che vogliamo più del podio".

Sull'importanza di Monza per un pilota Ferrari, il tedesco ha dichiarato: "Intanto io vorrei unirmi al club di chi ha vinto qui con la Ferrari. Ho già vinto con una macchina italiana motorizzata Ferrari, certo è che poi ho vinto con altri colori e non mi hanno festeggiato come prima... Spero ora di vincere con la Ferrari. Pressione? No, chiaramente questa è una gara diversa rispetto a quelle che ci sono nel calendario. Io e Kimi abbiamo i due sedili più speciali in questo weekend, l'entusiasmo della gente è contagioso e lo si percepisce sin da subito. Non vedo l'ora di salire in macchina e provare le stesse emozioni". 

L'ex pilota della Toro Rosso, poi, si è soffermato sul "mancato" ricordo  di Marchionne dopo il successo nel Gran Premio del Belgio: "Non è giusto dirlo, noi siamo ben consapevoli di quanto contasse, conoscendolo so che era un grande sostenitore, era sempre interessato a guardare avanti. A un certo punto le cose vanno lasciate in pace e guardare avanti, è un gesto di rispetto che avrebbe fatto anche lui".

Poche settimane fa è uscita la biografia di Raikkonen mentre Vettel ha preferito aspettare: "Non ho ancora pensato di scrivere un libro, se questa può essere un'idea in caso di quinto titolo ci penseremo ma ci sono tante ipotesi e poche realtà, al momento. Credo di avere ancora un po' di anni per poterci pensare".

Sui progressi del motore Ferrari: "Sappiamo di avere un ottimo motore, guardiamo avanti ma non ci sediamo sui motori. È una bella sensazione salire in macchina e pensare di poter lottare per la prima posizione. Per il resto è meglio non pensarci troppo. Se guardiamo a come è stato organizzato il piano, il 2016 e il 2017 sono stati fondamentali per il miglioramento della macchina, tenendo il passo degli altri, è bello vedere che siamo risaliti a questo livello, ma noi vogliamo raggiungere una posizione ulteriormente più forte, ossia di essere almeno al livello della Mercedes e poi nel caso aumentare un eventuale piccolo vantaggio per farlo crescere". 

Infine una battuta sulla lotta Ferrari-Mercedes:"È bello poter essere un avversario degno della Mercedes, loro hanno avuto un dominio di motore negli ultimi anni. Ora è bello che loro ci riconoscano come migliori, ma dobbiamo confermarlo in pista già da Monza. Tecnici, ingegneri e noi piloti dobbiamo lavorare costantemente per raggiungere traguardi importanti. Ripeto, non vedo l'ora di scendere in pista ed essere consapevole di poter lottare per la vittoria o per il podio. Le parole di Hamilton? Lewis ha detto che non voleva essere interpretato come uno che ha accusato la Ferrari, se per la FIA nella nostra macchina va tutto bene allora è così. Sono domande da fare a Hamilton, non a noi".