Dalla presunta impossibilità di rimontare al gradino più alto del podio il passo è breve. Circoscritto in sole 24 ore in cui Lewis Hamilton si è preso il Gran Premio di Germania dopo la quattordicesima posizione in qualifica, causa errore in Curva 1 e relativi problemi. Un successo che pesa tantissimo in ottica Mondiale visto che il quattro volte campione del Mondo, grazie ai 25 punti ottenuti ieri, è tornato in testa alla classifica con 17 punti di vantaggio da Vettel. Una vittoria di forza e di carattere, conquistata con adeguati rischi e l’aiuto da parte di un cielo matto che ha permesso a Lewis di mettere in mostra la sua grande abilità sul bagnato.

Ha mostrato il suo repertorio più splendente con quella rimonta forsennata, nella seconda metà di gara, fatta di giri record e di secondi guadagnati come se fossero millesimi nei confronti delle Ferrari e del compagno di squadra. La pioggia ha cambiato le carte in tavola, per la prima volta in questa stagione, come affermato dallo stesso pilota inglese:  "La mia strategia era diversa rispetto a quelli che avevo davanti, ma ho capito che c'era la possibilità di vincere quando ha cominciato a piovere. Ho visto subito di avere un bel ritmo rispetto agli altri, in alcuni giri guadagnavo anche tre secondi. A quel punto ho capito che li avrei ripresi e che sarei stato nella mischia".

Sotto quelle tracce c’è del genio, un animale a sangue freddo che la sa lunga e lo sguardo di chi è pronto a sobbarcarsi una pressione importante, visto ciò che la Formula 1 mette in palio. Da un possibile -14 ad un +17 nello spazio di pochi minuti, dall'arrivo della pioggia al giro 47 e l’uscita di scena di Vettel cinque tornate più tardi. Nel mezzo una gestione esemplare delle gomme da parte dell’inglese della Mercedes (40 giri sulle soft) e la qualità di navigare in scioltezza in condizioni di bagnato. Una vittoria impossibile, almeno secondo lui, fino alla domenica mattina e diventata realtà nei venti minuti finali con annesso ordine di scuderia per Bottas e la sanzione non comminata da parte della FIA per il taglio della pit-lane.

Dettagli di una vittoria che l’inglese ricorderà a lungo e che il campionato potrebbe ricordare a lungo. Venticinque punti di capitale importanza per l’inglese dopo i punti persi a Silvertsone e l’errore in qualifica. Tra due settimane c’è il Gran Premio di Ungheria con Hamilton che si presenterà in testa con 17 punti di vantaggio su Vettel, entrambi pronti ad un’altra lotta serrata per la quinta corona iridata della loro carriera.