Riparte dall'Austria il duello tra Hamilton e Vettel. Una sfida ancora più bella dopo tutto quello che è stato a Magny-Cours, con la vittoria dell'inglese, la rimonta del tedesco e le polemiche sul disegno della pista.  

STORIA DEL TRACCIATO: si inizia a correre questo gran premio nel 1963 per due edizioni, poi la pista viene usata solo per auto sportive e prototipi e, nel 1970, torna ad ospitare le monoposto della F1. La sede cambia spesso, ma dal 2013, con l'avvento dei soldi del colosso Red Bull, diventa Spielberg. Il circuito è moderno, con curve e saliscendi tra le colline, veloce e con un grip davvero ottimale. Il ritorno ufficiale, a cadenza annuale, arriva dopo l'ultimo gran premio corso, in questa nazione, nel 2003.

RECORD DEL CIRCUITO: qui ogni campione del passato e del presente ha vinto e ogni scuderia ha messo il proprio nome nell'albo d' oro. Qui ha trionfato per tre volte Prost, una sola l'idolo di casa Austria Lauda, una Jacques Villeneuve nel 1997. Ha vinto, negli anni novanta, Hakkinen su McLaren per due volte, una Coulthard. In casa Ferrari, oltre Prost, ha trionfato Schumacher per due volte e una Irvine. Negli ultimi quattro anni, però, la Mercedes ha alzato la voce, con Rosberg (due volte) e Hamilton e, l'anno scorso, Bottas. La McLaren detiene il titolo di vittorie (sei) a livello di costruttori. Maggior numero di pole per Lauda, Nelson Piquè e Arnoux con tre, mentre, a livello scuderie, record Ferrari con sette.

GARA DI DOMENICA: la Mercedes deve confermare le buone sensazioni viste in Francia su un tracciato che la vede dominare negli ultimi anni. Occhio alle Red Bull, con Verstappen e Ricciardo che corrono in casa e puntano a una caselle d'elite nel Mondiale. La Ferrari deve fare una buona gara per poi sfruttare una pista "amica" come Silverstone. Attenzione alla McLaren, che storicamente ha sempre fatto prove positive in questo gran premio, anche se, data la stagione in corso di Alonso e Vandoorne, è difficile ipotizzare al vertice la vettura arancione.