Valentino Rossi continua a sorprendere e a quasi 40 anni, mentre tutti gli danno del bollito, riscrive la storia della MotoGp e conquista la pole position nel suo Gp, nel Gp d'Italia, sul suo circuito, nella bolgia del pubblico giallo del Mugello. Una pole stratosferica, che nessuno si sarebbe mai aspettato e che invece, d'esperienza, arriva la zampata del Dottore, che sigla il giro più veloce di sempre sul circuito del Mugello, in 1'46"2, con cui registra anche il record di maggior numero di pole su uno stesso circuito. Jorge Lorenzo ci prova, si avvicina e quasi sfiora l'impresa, fermandosi a 35" dalla pole position da record del pesarese della Yamaha, mentre il terzo posto è di Maverick Vinales, che mette in mostra la crescita della M1.
Chi aveva tirato giù il Mugello prima del passaggio del Dottore, era stato Andrea Iannone, che aveva zittito anche Marc Marquez, che in un primo momento sembrava lanciato verso la conquista della pole, ma che si è dovuto accontentare solo del 6° posto, alle spalle anche di Danilo Petrucci, 5°. Andrea Dovizioso è solo 7°, ma sappiamo bene che il forlivese si scatena sempre in gara, in più il distacco è contenuto e Marquez è giusto una posizione più avanti. Cal Crutchlow e Johann Zarco completano la terza fila, con Rins, Miller e Morbidelli che completano le prime quattro file.
Q1 - Tanti i piloti che possono ambire alla Q2, dopo i verdetti delle prove libere, con Dani Pedrosa e Maverick Vinales in ritardo rispetto ai loro compagni di team. Il primo a scendere in pista è Tom Luthi, anche lui in netto ritardo rispetto al compagno di team, Franco Morbidelli, che la Q1 non la deve nemmeno superare, dati i risultati delle PL. Il primo tempo di riferimento è di Maverick Vinales, che stampa il crono di 1'47"105, davanti a Tito Rabat, che si diverte a strapazzare la Ducati e sul traguardo infatti migliora, abbassando il suo crono in 1'47"1, ma Vinales martella ulteriormente e scende sotto il muro dell'1.47, piazzando il tempo di 1'46"815.
A metà sessione, quando tutti rientrano ai box, Vinales e Rabat sono provvisoriamente in Q2, mentre soffre Dani Pedrosa, accreditato del 10° tempo provvisorio, a 1"7 da Vinales, che insieme allo stesso Rabat ha scavato un bel soldo, dato che Miller, 3° è a 75 centesimi. Il tempo dei due davanti è inavvicinabile e, nonostante in molti ci provino, nessuno riesce ad avvicinarsi. A due minuti dalla fine, però, Jack Miller inventa un super-giro e sfonda il cronometro, portandosi davanti a tutti in 1'46"771, con Vinales che trema, perché come un falco sta arrivando anche Tito Rabat, che però, nel finale deve arrendersi e si ferma a 137/1000 dal miglior tempo e ad un solo decimo dalla seconda posizione. Vinales ringrazia e conquista la Q2, con un piccolo brivido, insieme a Jack Miller. Rabat deve accontentarsi del 3° posto, davanti ad un bravissimo Syharin, che migliora, ma si deve accontentare del 4° posto. Seguono Pol Espargaro, Bautista, Smith, Nakagami, Luthi e Pedrosa, che delude e domani scatterà dalla ventesima posizione, deludente.
Q2 - Siamo alla resa dei conti con Marc Marquez che subito si butta a palla di cannone in pista e si piazza davanti a tutti, con Rossi che si avvicina a due decimi e Johann Zarco che subito si infila tra il Dottore e il #93, avvicinandosi alla pole provvisoria. Ma, appunto, è provvisoria perchè sul drittone del Mugello, arriva a bomba Jorge Lorenzo, che sfonda il tempo di Marc Marquez e si porta in testa, fino a che non ripassa sul traguardo il catalano della Honda, che non solo si riprende il miglior tempo, ma va a prendersi anche il record della pista, in 1'46"451.
Nel frattempo si migliora anche Petrucci, ma il colpo lo piazza Andrea Iannone, che tira giù tutto e stampa il miglior crono provvisoria, in 1'46"347: nuovo record e Mugello che vien giù in un boato. Rossi prova a migliorarsi, ma abbassa solo il suo tempo, restando in quinta posizione, davanti al compagno di team, Maverick Vinales e ad Andrea Dovizioso, un po' in difficoltà.
A 4' dalla fine, riparte la sfida, con lo spagnolo della Yamaha che è il primo a buttarsi a capofitto verso la San Donato, seguito da Andrea Iannone, con tutti che accendono caschi rossi in ogni tratto. Maverick Vinales taglia il traguardo, ma è solo 3°, Iannone non si migliora, ma Rossi, Lorenzo e Marquez arrivano forte e Valentino Rossi fa esplodere il Mugello, sfiorando il muro dell'1.46 e prendendosi la miglior prestazione, in 1'46"208, che Marc Marquez non riesce nemmeno ad avvicinare, mentre si avvicina Lorenzo, a soli 35/1000.
Marquez la rischia e all'ultima curva quasi finisce gambe all'aria, ma gli ultimi secondi lanciano Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso, che si migliorano e si avvicinano al miglior tempo, ma per loro c'è solo il 5° e 7° tempo. Solo Crutchlow si migliora, ma il pubblico è tutto per il Dottore, che a quasi 40 anni distrugge il record sul giro del Mugello e si prende la pole position, sorprendendo tutti. Lorenzo è meraviglioso 2°, mentre Vinales si tira su e sale al 3° posto, davanti a Iannone e Petrucci, con Marquez che completa la seconda fila, mentre Dovizioso aprirà la terza, con il 7° tempo.