Si conclude con il miglior tempo di Max Verstappen la prima sessione di test sul circuito del Montmelò, che seguono il Gp di Spagna, disputatosi due giorni fa e vinto da Lewis Hamilton. L'olandese della Red Bull compie un gran lavoro, completando ben 148 giri senza sbavature o errori e piazza il miglior crono con gomme SuperSoft, in 1'17"528, a poco più di un'ora dal termine della sessione.
Alla fine della giornata, l'olandese è il pilota con più giri all'attivo dietro il solo Lewis Hamilton e i riscontri son stati più che positivi, in attesa di vedere cosa farà il giovane Jake Dennis, a bordo della RB14, sulla quale salirà per la prima volta, per un lavoro di confronto dati tra quelli raccolti al simulatore e quelli che otterrà in pista. Alle spalle del driver della Red Bull, il suo ex-compagno di team e rivale Carlos Sainz, che porta la Renault al secondo posto, grazie al tempo di 1'17.562 ottenuto, però, con gomme HyperSoft, che tra meno di due settimane faranno il loro esordio in quel di Montecarlo.
Quasi 120 giri percorsi e solo 34 millesimi a dividere i due ex galli del pollaio Red Bull/Toro Rosso, che precedono la Ferrari di Sebastian Vettel, che oggi si è dedicato ad un lavoro di confronto tra le gomme standard e quelle con il battistrada ribassato di 0,4 mm che sono state utilizzate al Montmelò, nello scorso week-end. Il tempo, ottenuto con gomme Soft è stato di 1'17.659, a poco più di un decimo, ma ciò che ha destato curiosità è stato il fatto che il tedesco abbia continuato ad utilizzare la soluzione degli specchietti sopra l'Halo, che sarà bandita da Montecarlo.
Dietro al tedesco, bella lotta tra Romain Grosjean e Nicholas Latifi per il quarto tempo di giornata, che alla fine è andato al francese della Haas, capace di restare in testa alla classifica per tutta la mattinata. Nel pomeriggio, la sua Haas non è riuscita a migliorare e il pilota di origine svizzera si è dovuto accontentare del quarto tempo a 9 decimi dal miglior riferimento cronometrico, nonostante sia stato ottenuto con gomme HyperSoft. Stessa mescola anche per il canadese, che è riuscito a sfondare il muro dell'1.19 solo nell'ultima ora ed è riuscito a risalire fino al quinto posto, in 1'18"530.
Si nasconde, come sempre, la Mercedes, con Lewis Hamilton che conquista soltanto il sesto posto di giornata, con il riferimento di 1'18.543, miglior tornata dei 151 giri percorsi dal britannico, che è stato il più attivo, soprattutto se consideriamo l'innovazione portata in pista a bordo della sua W09, che ha montato dei nuovi led sulle paratie laterali dell'alettone posteriore, che serviranno in caso di pioggia. Settimo tempo per Stoffel Vandoorne, che gira in 1'18"981 con gomme SuperSoft, mentre Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo-Sauber è ottavo. Il pilota italiano mette insieme 135 giri e porta a casa il miglior tempo personale di 1'19"693 con gomme a mescola media, segno che in Sauber l'attenzione è stata rivolta ad altro e non al giro secco. Infine, va detto, che proprio la vettura del pilota pugliese, ha provocato l'unica bandiera rossa della giornata, quando si è fermata al centro della pista, a causa della scarsa benzina a bordo, caricata in virtù di un test sul pescaggio, effettuato dai tecnici stessi.
Da segnalare, poi, i test svolti da Lando Norris e George Russell, che hanno lavorato con le mescole che la Pirelli introdurrà il prossimo anno e che sono ancora in fase di sviluppo. Per i due britannici, alla fine, anche il 10° e 11° crono, con il driver della McLaren che ha preceduto il rivale di Formula 2, mentre entrambi si son trovati davanti l'arrembante Oliver Rowland, al suo esordio con la Williams, con cui ha chiuso in 1'20"009, ottenuto con gomme supersoft, al termine di una giornata chiusa con 121 giri all'attivo.
La classifica, invece, si completa con le ultime due posizioni, occupate da Sean Gelael e Oliver Turvey, con il pilota della Toro Rosso che dopo aver ottenuto il 12° tempo in 1'21.935, è stato costretto a fermare la sua STR, a causa di un problema che ha obbligato i meccanici della scuderia di Faenza, a procedere alla sostituzione del motore, mentre Turvey ha preso il volante solo nel pomeriggio e si è preoccupato solo di verificare dei dati e di accumulare esperienza.