Non è stato solo la conferenza stampa di Fernando Alonso, quella andata in scena nel giovedì del Montmelò che ha anticipato, come di consueto, il Gp di Spagna, che si correrà in questo fine settimana. A far compagnia al Campione di Oviedo c'erano anche il connazionale e discepolo Carlos Sainz, protagonista a Baku due settimane fa.
Considerato l'erede spirituale e non solo di Fernando Alonso, il madrileno cerca di carpire ogni minimo insegnamento. Ora, che entrambi possono lottare su vetture competitive, potremmo assistere anche ad un bel duello tra i due, ma la Renault R.S.18 ha ancora qualcosa da migliorare, come spiega lo stesso figlio d'arte, che aggiunge anche di dover migliorare anche a livello personale: "Abbiamo avuto un inizio di stagione non facile, ma con il risultato di Baku spero vada meglio. Continueremo a spingere e lavorare sulla macchina, vogliamo continuare questa striscia di risultati. Il quinto posto è ragionevole, perché ci sono tre team molto più veloci. Non ho ancora raggiunto il 100% di feeling con la macchina, ma serve tempo ed esperienza da fare in pista. Piano piano ci arriveremo. Si tratta di una combinazione di fattori, sono fiducioso di correggere i piccoli dettagli per ritrovare il feeling giusto. Non sono preoccupato".
Il madrileno, figlio del vincitore dell'ultima Paris-Dakar, ha proseguito, indicando la strada per i prossimi aggiornamenti, spiegando anche di non sentire nessuna pressione addosso, nonostante il compagno Nico Hulkenberg, fino ad ora, si sia comportato meglio, soprattutto in termini di velocità pura in qualifica: "Le qualifiche? Non mi sento sotto pressione, se non ho piena fiducia nella macchina e non ho una vettura pienamente adatta al mio stile di guida, nel giro di qualifica si perdono quei decimi decisivi. Quando troveremo il bilanciamento che mi piace, anche la qualifica migliorerà".
Sulla battaglia che si sta sviluppando a centro classifica, tra i team di media fascia, il madrileno spera che ne nasca uno spettacolo gradevole sia per i piloti che per il pubblico, anche se teme la crescita di alcuni team, come la McLaren: "Entusiasmante la battaglia a centro griglia, quest’anno produce gare emozionanti e belle da vedere. Finora la nostra auto ha avuto un piccolo vantaggio, ma attenzione agli aggiornamenti della McLaren“.
L'attenzione, poi, si è spostata sul grande mentore di Sainz, ovvero su Fernando Alonso, che sta tentando in tutti i modi di arrivare alla Triple Crown, ovvero alla tripla corona e, dopo aver sfiorato l'impresa alla Indy500 lo scorso anno, punterà forte sulla 24H di Le Mans, quest'anno, su cui Sainz spiega: "Scegliere GP Spagna o 24 Ore Le Mans? Vincere tra quattro giorni mi piacerebbe molto, è una cosa che vorrei tantissimo e non dimenticherei mai. Il mio sogno è vincere una gara in F1 e vincere un titolo. Magari tra 10-15 anni virerò su Le Mans, ma al momento la F1 è la mia priorità".
Infine, l'ultima domanda riguardava la possibilità di andare alla Red Bull a sostituire eventualmente Ricciardo, su cui Sainz ha spiegato: "La mia situazione con questa macchina non è negativa come sembra. Sto lavorando sodo, e i dirigenti vedono quanto sono coinvolto e vicino al team. Sono calmo e fiducioso, e sono motivato a ripagare la fiducia con i risultati, come a Baku”.