Meno di una settimana dopo il disastro di Baku, Valtteri Bottas ha trovato il modo per gioire, nel week-end immediatamente successivo, quando è stato premiato nello splendido borgo di Brisighella, con il prestigioso Trofeo Bandini, giunto alla sua edizione numero #25. Il finalndese, succede così, al team Ferrari, che un anno fa ritirò il premio sempre nello splendido scenario di questo borgo che nasce proprio in mezzo alla MotorValley emiliano- romagnola.
Tutto l'evento è stato un continuo show, sia a livello motoristico, sia scenografico, con la splendida banda medioevale che ha accompagnato la manifestazione, che ha visto tra i presenti personaggi del calibro di Aldo Costa e Luca Colajanni, ma anche una giornalista amata e famosa come Mara Sangiorgio, oltre allo stesso Bottas e ad un ex-collega come Nick Heidfeld. Tutti premiati dal direttore della festa, Francesco Asirelli, che ha premiato anche Matteo Bonciani - qualcuno lo ricorderà nel retro-podio di Austin, quando comunicò a Verstappen di dover scendere - e l'ingegner Riccardo Musconi - ingegnere di pista di Lewis Hamilton.
Non credi, dopo il Gp di Baku, di aver guadagnato la simpatia dei tifosi, dato l'epilogo del Gp?
Si, sono perfettamente d’accordo. Trovarsi in testa alla corsa a tre giri dalla fine e forare, a causa di un detrito è stata una grandissima delusione, ciò fa male, molto male. Ma ora c’è una nuova sfida che mi aspetta ed è il Gp che ci sarà settimana prossima, a Barcellona, dove avremo bisogno di nuova energia e di nuova forza.
Valtteri, tu a inizio stagione hai dichiarato che il tuo obbiettivo è quello di vincere il titolo, punti ancora a quello? E qual è la differenza tra te e Lewis e com'è il vostro rapporto? (Ciro Vassallo, Vavel Italia)
L’obiettivo di ogni pilota è quello di vincere il titolo, almeno ad inizio stagione, sulla differenza con Lewis, beh è difficile dire quale sia la differenza, ma è questione di dettagli. Resta comunque il fatto, che tra noi c’è tanta collaborazione, come si può notare dall’esterno e comunque, non soffro la competitività con Lewis, anzi è positivo tutto ciò e tra noi c’è grande rispetto.
Ora che lo hai vinto, ci puoi raccontare cosa pensi del Trofeo Bandini?
È davvero un piacere essere qui per me, ho sempre sognato di arrivare su questo palco e di vincere questo trofeo, sin da quando ero piccolo. Ho sempre seguito il Trofeo Bandini, ma ad inizio carriera non avrei mai immaginato di poterlo vincere un giorno, quindi sono davvero onorato essere qui. Avrò perso a Baku, ma ho vinto il Trofeo Bandini ed è anche meglio!
C’è un qualcosa che accomuna Italia e Finlandia, Valtteri?
Sono due paesi completamente diversi, a longitudini diverse, ma la passione per i motori batte forte anche lì. Sono un po’ meno passionali, lo danno meno a vedere, ma il cuore per i motori batte forte anche da loro in Finlandia.
Valtteri, negli ultimi anni la Mercedes ha avuto una netta superiorità motoristica, che ora sembra essere svanita. Cosa vorresti chiedere ai tuoi tecnici?
Questa è la F1, per ora manca solo qualche piccolo dettaglio. Il mio desiderio, al momento, è che noi tutti continuiamo su questa strada, in modo tale da migliorare il lavoro come team, perché uniti vinciamo