Due settimane fa il successo in Cina, nel mezzo (e non solo) tantissime voci ed ipotesi circa il suo futuro. Daniel Ricciardo si presenta in conferenza stampa, insieme a Magnussen ed Hulkenberg, da protagonista assoluto e l'australiano riparte proprio dalle forti emozioni vissute a Shanghai: "Non ne ho ottenute tante di vittorie, ecco perché ognuna è molto speciale. Poi era passato molto dall'ultima vittoria, tra l'altro qui a Baku. In Bahrain grande delusione uscire dopo i primi giri ed ero un po' abbattuto. Avere avuto una chance per riscattarmi subito, anche dopo le precedenti sessioni piuttosto difficili, è stato emozionante. Presto per tutti dire se si è o meno competitivi. Di sicuro voglio essere in lotta, abbiamo dimostrato che se le cose vengono fatte bene si può dimostrare molto".

Poi spazio al weekend in arrivo con tanta fiducia e voglia di far bene cercando di migliorarsi in qualifica: "Mi piacerebbe qualificarmi in prima fila, ma non sempre è possibile dice Ricciardo. Le qualifiche in F1 sono molto importanti, così come la capacità di sfruttare in gara le occasioni che si presentano. In Cina la SC ha aiutato e l'ho sfruttata al massimo. A Baku, un anno fa, ero dietro e poi ho vinto. Anche lì ci sono state opportunità e mosse sfruttare bene". L'anno scorso trionfo rocambolesco a Baku: "A Shanghai pensavo di attaccare alla curva 1, afferma Daniel. Non so, un tentativo lo avrei fatto se ci fosse stata l'opportunità. Baku 2017 è un bel ricordo, quando torni dove hai vinto non cambia l'approccio rispetto alle settimane precedenti, ma c'è una sensazione positiva. E questo dà un approccio migliore, non cambierà il lavoro. Non si può dire ora che siamo favoriti, vedremo".

Dopo le  domande "tecniche" ci sono quelle inevitabili sul futuro del pilota australiano che risponde cosi: "La vostra curiosità non supererà i fatti concreti. Le opzioni si presenteranno, ma non andrò altrove solo per il piacere di farlo. Andrò dove ci saranno delle opportunità. Alla Red Bull ho passato tanto tempo, dallo junior team, ma a un certo punto occorre valutare delle cose. Ma ci sarà sempre amore per la Red Bull.  Sicuramente dovunque andrò garantirò sempre chiarezza e non andrei dove non potrei avere opportunità di vincere. Se qualcuno mi proponesse il contrario, non andrei. Di sicuro alla Red Bull questo non è mai successo dal 2014, da quando sono qui".

Ipotesi Mercedes? Il pilota Red Bull allontana le voci in questo modo: "Finora ho parlato solo con Red Bull. Tutte le altre notizie non sono vere. Hamilton? Sarebbe bella una sfida con lui in squadra. Ma è bella anche quella con Verstappen, come lo è stata in passato con Vettel. Ho una rete di persone dietro di me e quando cominceranno le vere trattative, loro saranno con me. Investirò tutto il mio tempo per andare dove voglio davvero. Ma non è il momento". La priorità di Ricciardo è una sola, diventare campione del Mondo a qualunque costo: "La mia esigenza è provare a vincere un campionato del mondo. Cerco il posto adatto, ma sto prendendo il tempo necessario per concentrarmi e vincere quante più gare possibile ora. Regolamento 2020? Non ho pensato molto alla cosa, non sono preoccupato. Ogni anno cambia qualcosa, guardare due anni avanti è un po' troppo in là. Lo è per lo sport e lo è per i piloti. Non ho parlato con Mercedes e Ferrari, in estate sarà il periodo migliore per valutare. Non penso di restare senza un sedile. Se ci sarà solo la Red Bull, resterò qui. Ma ora non ho l'esigenza di accelerare".