Se da una parte Sergio Perez e Brendon Hartley non pongono fine al loro duello a distanza sulla gara del Bahrain, che li ha visti più volte protagonisti, dall'altro lato c'è un Campione che cerca di rimediare ad un errore commesso a Sakhir e si tratta di Lewis Hamilton. Il britannico, nel retro podio del Bahrain, si era lasciato andare ad una considerazione poco felice su Max Verstappen, in seguito al contatto che li aveva visti protagonisti all'inizio del secondo giro e che ha rovinato la gara del driver della Red Bull, che avrebbe potuto danneggiare anche lo stesso Lewis.
Ad appena quattro giorni di distanza, tutto è ormai superato ed è Lewis Hamilton a farsi avanti, durante la classica sessione di autografi, dove il britannico ha chiarito con l'olandese e poi ha spiegato l'accaduto: "Anche se nei suoi confronti sono il pilota più vecchio credo che sia sempre giusto avere il massimo rispetto. Anzi, proprio per la mia maggiore esperienza ho pensato che fosse giusto dare l’esempio. Ci tenevo a dirgli che indipendentemente da chi avesse sbagliato, sono cose passate. Ora è giusto guardare avanti, è importante che questo accada tra due piloti".
Hamilton, poi, rende merito al rivale, di dieci anni più giovane, pronto a prendere il suo posto nell'Olimpo della F1, non appena il britannico darà l'addio al circus, ma intanto la lotta in pista regala solo spettacolo, con il pilota della Mercedes che racconta le sue sensazioni riguardo a Max, paragonandolo anche con il giovane Lewis, che 10 anni fa lottava per il titolo: "Ho molto rispetto per Max, già nei test pre-campionato avevo confermato di vedere in lui il potenziale di un grande campione. Sappiamo tutti che Max ha un grande talento. Ricordo bene gli inizi della mia carriera in Formula 1, avevo qualche anno in più ma ero comunque all’inizio del mio ambientamento in questo paddock. E conosco bene la pressione che c’è quando sei giovane e guidi per una grande squadra".
Tutto è nato, quando Hamilton, commentando con Bottas le fasi concitate di gara, si è lasciato andare ad un parere poco gentile nei confronti di MadMax: "D’ora in poi starò più attento, penso di essere stato abbastanza bravo in tutti questi anni, forse per la prima volta ho dimenticato che ci sono delle telecamere anche nella saletta che immette sul podio".
Subito, l'inglese è partito con l'attacco verso giornalisti e addetti del settore, che hanno sfruttato l'occasione per attaccarlo e per aumentare i temi di cui parlare: "Avrete meno di cui scrivere, statene certi, non so se questo è meglio o peggio per i fan, ma sarà così. Nei minuti dopo la gara c’è ancora un’adrenalina molto alta, e se ti mettono un microfono in faccia può accadere di sentire cose non eleganti, cose che non diresti quando sei bello tranquillo. Credo che nello sport sia bello vedere reazioni emotive, ma se poi vieni giudicato per una reazione a caldo allora è meglio evitare. Certo che poi se si guarda una partita di hockey o una gara NASCAR capita di vedere gente che si prende a pugni, se facessi una cosa simile qui, beh, la mia carriera sarebbe finita!".
Infine, il britannico, che ha commentato il tutto riducendola ad una semplice pecca, data dalla tensione accumulata in gara, ha ringraziato Sebastian Vettel, che in conferenza stampa lo ha difeso dai giornalisti: "È bello vedere un altro pilota che ti difende, siamo avversari ma ci tuteliamo, e mi è piaciuto il modo in cui Sebastian ha manifestato il suo pensiero, ha mostrato la sua personalità, ed è stato un bel gesto".