Ha lasciato lunghi strascichi di polemica il Gran Premio del Bahrain, che ha regalato spettacolo sin dal giro di formazione, in cui si è aperto il primo caso, che ha dato tanto lavoro da fare alla Race direction. Infatti, prima dello start, mentre le vettura percorrevano il circuito di Sakhir, Perez, ha superato Brendon Hartley durante il giro di formazione, quando gli sarebbe dovuto partire dietro, con il pilota della Toro Rosso che ha recuperato la sua posizione solo quando entrambe le vetture erano già tornate in griglia.
Ciò ha portato ad una penalizzazione per entrambi, che hanno violato il regolamento, con i due piloti penalizzati con 30" in più sul tempo di gara, con il neozelandese Hartley che ha perso anche due punti sulla patente. Arrivato in Cina, Sergio Perez ha spiegato di esser rimasto senza parole dinanzi alla spiegazione che è stata data alla sua penalità, figlia di un errore del driver della Toro Rosso, che forse era distratto: "Nel giro di formazione l'ho superato, ma poi non si è ripreso la posizione perché non si era conto che l'avevo sorpassato. Pensava che dovessi partire davanti a lui, quindi non si è ripreso la posizione. Sono abbastanza sorpreso per il fatto che mi hanno penalizzato: sono stato sorpassato ed ho sorpassato molte altre volte, ma alla fine chi era davanti si riprendeva la posizione. Ma Hartley non lo ha fatto e ci hanno penalizzato entrabi. Non so, devo parlare con Charlie su questa cosa. Sono rimasto piuttosto sorpreso: ho rallentato un paio di volte per farlo passare, ma ho pensato che avesse un problema. Quello che non capisco è perché mi hanno dato la penalità".
Dall'altro lato, Hartley si difende e attacca a sua volta il messicano, reo di non aver fatto nulla per restituire la posizione al rivale, che sarebbe dovuto partire davanti a lui. Il neozelandese ha spiegato, che forse ad essere concentrato su altro in quel momento, era proprio il messicano, che ha rischiato di superare anche i piloti della Renault: "Mi ha superato con grande convinzione e mi ha un po' sorpreso. Poi ho avuto altre cose su cui concentrarmi. Per essere onesti, nel giro di formazione abbiamo tanto lavoro da fare, in termini di gestione delle temperature e di procedure. Perez non ha cercato di farmi ripassare, questa è la verità. E sono stato onesto nel dire questo anche ai commissari. Penso che anche Perez non si sia reso conto di non essere nella sua posizione. Se poi oggi ha detto un'altra cosa, non lo so. Non so perché mi abbia superato, ha quasi superato anche Sainz ed Hulkenberg prima della prima curva".
Nonostante le penalità non abbiano influito minimamente sul risultato, dato che i due erano arrivati lontani dalla zona punti, la polemica va avanti, anche perchè a Perez sembra strano che i giudici abbiano dato priorità alla tesi di Hartley, poichè i commissari hanno giustificato la penalità dicendo che lo stesso pilota della Force India non ha aiutato il rivale nel riprendersi la posizione. Alla fine di tutto ciò, Hartley ha comunque criticato una F1 in cui sono estremamente limitate le comunicazioni pilota-box, a differenza dal WEC, da cui proviene: "Penso che in passato mi avrebbero detto via radio di andare a riprendere la posizione, ma ora siamo in silenzio radio durante il giro di formazione. Ad ogni modo, credo che è un errore in cui non ricadrà più nessuno dei due".