"Nella Formula 1 moderna il pilota conta poco o nulla". Parole e musica di chi magari, dopo la gara di ieri, avrà perso la parola dopo aver visto il capolavoro di Sebastian Vettel. Già, capolavoro perché quella del tedesco è stata più di una gara ma una dimostrazione di come il pilota con la P maiuscola faccia la differenza. Nella notte del Bahrein, dopo la pole position conquistata il sabato, Seb si è trasformato in un martello rosso capace di essere cattivo nelle circostanze critiche e calcolatore nella tremenda ed emozionante ultima parte di gara. Giri su giri, pochi ma interminabili dopo l’unica sosta al diciottesimo giro in cui l’ex pilota della Red Bull ha rischiato tutto inserendo la morbida e portandola fino al termine.

Roba da maniaci del volante, da chi riesce ancora ad andare oltre le strategie, la telemetria  e la sfortuna come nel tragico pit-stop di Kimi Raikkonen. Una lucida e splendida follia quella di Vettel, aiutata forse dall'impossibilità di entrare in pit-lane nel momento della verità, nel momento in cui il tedesco avrebbe dovuto montare le gomme SS per tentare l’assalto alle Mercedes in gomma media. Bottas ed Hamilton a rincorrere, ad informarsi col muretto ad ogni curva sul momento in cui sarebbe arrivato il degrado della morbida di Vettel. Risposta? Mai. Ha guidato con le pantofole nella seconda metà di gara, sul velluto, gestendo la monoposto in maniera impeccabile a partire dalla trazione in curva in quel primo settore in cui il finlandese recuperava decimi su decimi.

Negli ultimi metri la sagoma sempre più grande negli specchietti e, di pari passo, più calma nel cervello di Seb, attento e sempre tranquillo con il box, deciso nel chiudere la porta all'ex Williams all'ultimo giro. Tenace, guerriero ed intelligente perché se la vittoria all'esordio era arrivata grazie alla VSC questa ha un sapore ben diverso, ha il sapore della consapevolezza di poter lottare ad armi pari rischiando, e anche tanto, l’(IM)possibile. Quaranta giri sulle morbide non è che non li aveva mai fatti nessuno, nessuno li aveva mai pensati di fare, neanche i più folli e invece Vettel è andato oltre la follia, lucida e raggiante come il rosso Ferrari nella notte del Bahrein. Cinquanta punti in cascina nella prime due gare ma guai a rilassarsi perché tra pochi giorni si torna a correre con il Gran Premio della Cina, Vettel e la Ferrari ci sono.