Si riapre nel segno di Lewis Hamilton la stagione 2018 del mondiale di Formula 1, con il britannico e la Mercedes sugli scudi dopo le prime due sessioni di prove libere. In una tornata in cui si sono visti dei netti cambiamenti per quanto riguarda le forze in campo, la W09 del campione inglese buca il muro dell'1.24 - 1'23"931.
In una Melbourne bollente, con un asfalto capace di far incollare le gomme a terra, le nuove mescole Pirelli soffrono e, dopo un giro, i piloti sono già costretti a riparare ai box. Dopo la doppietta della prima sessione, tra le due Mercedes si infila Max Verstappen, che chiude a solo 127 millesimi dal leader Hamilton e precede di 1 decimo netto l'altra Mercedes di Valtteri Bottas, a dimostrazione di come la RB14 sia davvero nata bene. Bottas, invece, fatica un po' di più, ma si avvicina alla testa e mette alle sue spalle le due Ferrari, con un Kimi Raikkonen in palla, capace di limitare il suo distacco a 283 millesimi. Per Sebastian Vettel giornata difficile, il tedesco paga oltre 5 decimi.
Ed anche la Ferrari sembra in ritardo rispetto ai team rivali, la SF71H non sembra bilanciata come la sua antenata e il passo lungo ancora non è stato digerito a Maranello. Vettel prova più set-up, alla fine riesce comunque a limitare i danni.
Alle spalle del ferrarista troviamo due sorprese, la prima è quella positiva della Haas di Romain Grosjean, che conferma quanto di buono fatto dai tecnici americani durante l'inverno, l'altra sorpresa è, invece, un "deludente" Daniel Ricciardo, in netto ritardo rispetto al compagno Max Verstappen e anche rispetto ai suoi rivali. Le Haas, come detto, stupiscono e in Top10 troviamo anche la seconda monoposto americana, ovvero quella di Kevin Magnussen, 9° in 1'25.246, ma a 6 decimi dal compagno Grosjean, che nel suo miglior giro chiude in 1'24.648.
Davanti a K-Mag sale Fernando Alonso, con una McLaren che sembra più veloce e competitiva rispetto allo scorso anno. Anche Stoffel Vandoorne si piazza in Top10. Nando è 8° con un personale di 1'25.200, mentre il belga è a meno di un decimo dal capo-squadra, davanti allo spagnolo Carlos Sainz, su una Renault poco veloce sul giro secco, come dimostra l'undicesimo tempo del driver madrileno, che chiude in 1'25.390.
Dodicesima posizione per Sergio Perez e per una Force India che sembra completamente diversa da quella dello scorso anno, perchè la vettura anglo-indiana appare più lenta e impacciata, con Esteban Ocon addirittura 15°, preceduto anche da Lance Stroll e Nico Hulkenberg, 13°. Neanche in casa Williams, comunque, se la passano bene, oltre al 14° tempo di Stroll, c'è un Sirotkin in difficoltà al suo esordio, con il 18° tempo a 2" dalla vetta, preceduto dalle Toro Rosso di Pierre Gasly e Brendon Hartley, con il neozelandese 16° con 2 centesimi di vantaggio sul compagno di team francese.
Chiudono lo schieramento le due Alfa Romeo-Sauber di Marcus Ericsson e Charles Leclerc, con il monegasco che paga un solo millesimo al compagno di team, ma la vettura è ancora l'ultima del lotto, perchè la Williams di Sirotkin è a mezzo secondo.