Non è ancora iniziato il mondiale 2018, ma le voci sul mercato piloti già corrono forti, con Lewis Hamilton e Daniel Ricciardo pezzi forti del mondiale. E proprio i due, insieme a Sebastian Vettel, sono stati protagonisti di un siparietto davvero divertente sul futuro dell'australiano, con Hamilton che ha cercato di allontanare - senza cattiveria - l'australiano dalla Mercedes, con cui dovrebbe rinnovare entro la fine della stagione.
L'inglese ha spiegato che Ricciardo farebbe bene a non pensare troppo al mercato, ma alla stagione che sta per cominciare, perchè la Red Bull è competitiva e potrebbe anche giocarsi il titolo. In più, ha anche aggiunto una frecciatina, riferita probabilmente ad Alonso: "Credo sia importante osservare quanto è accaduto ad alcuni piloti in passato e cercare di non demotivare la squadra in cui si è. C’è sempre la tentazione di cercare qualcosa di meglio in un altro team, ma quando si è in una squadra è molto importante incoraggiare chi lavora per te, perché sono queste persone che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Daniel oggi è parte di un team fantastico, la Red Bull, e penso che quest'anno possa davvero avere una possibilità di vincere il campionato. Negli ultimi anni abbiamo visto alcuni piloti che hanno preso decisioni sbagliate, destabilizzando la squadra in cui erano”.
A confermare le parole di Hamilton, ci ha pensato anche Sebastian Vettel che ha spiegato al pilota di Perth come sia meglio concentrarsi prima sulla stagione, che sul mercato: "Sono sicuro che troverà un posto, anche se non so cosa stia facendo o cosa voglia fare. Abbiamo condiviso una stagione insieme che è stata molto più buona per lui che per me, ma andiamo d'accordo quindi non mi dispiacerebbe se in futuro ci si ritrovasse nello stesso box. Penso che abbia un paio d’opzioni, ma non credo che abbia fretta di decidere”.
A questo punto, è intervenuto il diretto interessato, Daniel Ricciardo ha sorriso e spiegato ai suoi rivali, che anche lui vuole prender tempo, dunque nessuna preoccupazione: "Ben detto, ragazzi. In effetti non abbiamo ancora corso la prima gara dell’anno e ho dovuto rispondere ad una montagna di domande sul mio futuro! Ho intenzione di mettere da parte tutti questi discorsi per un po', non so se Max è pronto per vincere il titolo, io spero di poter aggiungerne uno titolo agli 8 presenti a questo tavolo sperando che Lewis abbia ragione. Se avremo la possibilità di lottare per il titolo tutto per un po' passerà in secondo piano, e come ha detto Seb, mi prenderò un po' di tempo, quindi… ne riparliamo tra sei mesi: okay?”.
Il driver della Red Bull, ha proseguito la sua conferenza spiegando di voler far bene nella gara di casa, dove è sempre stato sfortunato: "Dodici mesi fa mi persi addirittura l’inno in griglia perché ero fermo ai box con i tecnici che cercavano di mettere in moto la macchina, non fu per niente piacevole, quest’anno invece vogliamo giocarci la vittoria. Abbiamo alle spalle un inverno decisamente più solido rispetto a dodici mesi fa”.
Proprio l'affidabilità che un anno fa lo aveva penalizzato, è al centro di una domanda riguardo il possibile impiego di una quarta PU extra, che la Renault sembra aver già messo in conto, ma che l'australiano ancora non prende in considerazione: "Beh è un po’ dura iniziare a pensarci adesso, l’anno scorso ho avuto qualche penalità e quest’anno abbiamo anche un motore in meno, non voglio dire che sia sicuro, ma è probabile che si possa mettere in conto una situazione di questo tipo, dipenderà dalla posizione in campionato, se ti stai giocando qualcosa bisogna capire se il gioco vale la candela”.
Un pilota che fa dei duelli il suo marchio di fabbrica, su un circuito angusto come l'Albert Park soffre e per questo Ricciardo è ben felice della nuova DRS Zone: "Male non fa, è sempre stata una pista dov’è difficile superare, le auto sono sempre più veloci e seguire le auto davanti diventa difficile, hanno deciso di agire di anticipo aggiungendo un’altra area. Non so se si potrà sorpassare in quella curva ma sicuramente potrà dare l’opportunità di preparare un sorpasso più avanti”.
Infine, un commento sull'Halo che renderà difficile distinguere i piloti dall'alto e quindi Ricciardo torna negli anni '90 e prende in prestito una soluzione ideata dalla Ferrari, che colorava i flap sugli alettoni in giallo fluo ai suoi piloti: "Mi viene in mente solo magari di mettere qualcosa sull’halo di diverso per distinguere un compagno dall’altro, un colore di verso, una telecamera, tanto per dare ai fan un’idea di chi è al volante visto che ora il casco è effettivamente un po’ nascosto".