Ducati, Honda e Yamaha hanno vissuto un primo week-end di motomondiale double-face, perchè da una parte si sono trovate sul podio con il trio Andrea Dovizioso, Marc Marquez e Valentino Rossi,  dall'altra, invece, si sono trovate a lottare a centro gruppo con Vinales e Pedrosa, sesto e settimo al traguardo, e Jorge Lorenzo, caduto mentre era 11° in lotta con Vinales e Morbidelli.

Chi si è comportato meglio è stato proprio il "Camomillo", Dani Pedrosa, settimo al traguardo alle spalle anche di Maverick Vinales, che però ha avuto una gara contraddistinta da alti e bassi. Il catalano nelle prime battute di gara è riuscito a reggere il passo dei primi, ma non ha mai morso realmente, se non in partenza. Dopo il primo giro, infatti, Pedrosa è scivolato indietro, finendo anche ottavo alle spalle di Alex Rins - caduto - per poi recuperare e superare, nel finale, uno Zarco in crisi. 

Nonostante la scelta della Hard all'anteriore, verso metà gara il posteriore della Honda ha iniziato a pattinare, come spiega lo stesso pilota di Sabadell: "In generale, la moto ha funzionato abbastanza bene e sono contento perché siamo riusciti a migliorare il nostro feeling durante il fine settimana. La gomma anteriore dura era in realtà una scelta molto buona, ho potuto frenare forte in curva e tenere un ritmo decente. Ci siamo concentrati molto sul feeling all’anteriore durante il fine settimana e, infine, deciso di andare con quello su cui avevamo lavorato. Ho fatto una buona partenza e sono contento di come abbia affrontato le prime curve. Purtroppo la sensazione dal posteriore non erano buone. Il pneumatico pattinava molto, il che mi ha fatto perdere terreno. E’ un vero peccato perché la prima gara è importante e se penso che, se non avessi avuto questo problema avrei potuto lottare per il podio. Alla fine, questo mi dà fiducia per le prossime gare “.

Proprio Vinales, giunto sesto, si è reso protagonista di una gara davvero anomala, da Dottor Jekyll e Mr Hyde, anche se lo spagnolo ha mostrato prima la parte negativa delle sue abilità, tanto che nella prima parte di gara si è trovato a lottare con i piloti del fondo per gli ultimi punti a disposizione. Nella seconda metà per ha iniziato a volare, cambiando marcia, e infattti è risultato uno dei più veloci in pista, tant'è che ha chiuso ad appena 3"8 dal vincitore Andrea Dovizioso. Un gran recupero, sul quale Vinales si sbilancia e spiega di esser convinto del fatto che con qualche giro in più avrebbe potuto lottare per la vittoria: "Mi sono mancati cinque giri in più. Se ci fossero stati avrei lottato per la vittoria. All'inizio non ho potuto attaccare perché, a causa dell'elettronica, mi mancava la potenza del motore. Però ho trovato quel feeling e quel passo che ho cercato per tutto il weekend". 

Finalmente, poi Vinales ha ritrovato le sensazioni che voleva, su una moto che non girava da tempo, anche grazie ad alcune modifiche fatte durante le FP4: "Erano sei mesi che non mi sentivo così bene sulla moto, oggi lo abbiamo fatto ed abbiamo trovato un buon ritmo. Ora dobbiamo lavorare su altri aspetti, come il giro veloce".

Infine, il grande deluso è Jorge Lorenzo, caduto a metà gara, a causa di un problema ai freni che lo hanno costretto a stendersi, pur di non finire contro il muro. Siamo nel tratto tra le Curva 3 e 4, Lorenzo è decimo, ma in lotta con Iannone, ed è proprio nel momento in cui ha provato a superare il pilota abruzzese che Lorenzo ha capito di essere rimasto senza freni e così ha decimo di piegare la moto, cadere ed evitare il peggio: "E' stata una giornata molto strana, non mi era mai successo durante la mia carriera: ho finito i freni e in pratica sono dovuto saltare dalla moto per evitare di sbattere contro il muro. Già dal secondo giro la leva del freno anteriore ha iniziato ad allungarsi, quindi pensavo che il disco si stesse surriscaldando. Ho cercato di usare sempre meno il freno anteriore, ma poi ho iniziato ad avere un buon passo e alla curva 4 ho provato a passare Iannone, ma i freni non hanno risposto, quindi sono andato lungo ed ho dovuto tirare giù la moto per non colpire il muro. Fortunatamente non è successo dove era più facile che potesse accadere, alla prima staccata, dove si usa davvero tanto il freno. Sono stato fortunato, perché in quel punto si va molto più veloce. Non lo so se sia stato un problema meccanico. Forse si è rotta una pastiglia, perché quando hanno riportato la moto non c'era. Ma sono andati sul circuito e l'hanno trovata".

Davvero un peccato il problema ai freni, perchè Lorenzo stava girando forte e, nonostante una partenza horror, stava rimontando molto bene ed era il più veloce in pista: "La moto 2018 è migliorata in molti aspetti, ma alla partenza la ruota si è alzata parecchio ed ho perso feeling. Sono entrato alla prima curva sullo sporco e mi sono ritrovato 12esimo. Quando poi stavo recuperando ho avuto il problema al freno. Ed è un peccato perché penso che per la prima la seconda parte sarebbe stata migliore della prima con la Ducati".